"Prof!", una storia di sacrifici e passioni: in scena al Teatro Libero un viaggio lungo una vita

L'attore Massimo Rigo in "Prof!"
Sul palcoscenico, solo e determinato, si presenta un insegnante, che racconta tutta la sua vita: al Teatro Libero di Palermo dal 10 al 12 gennaio arriva "Prof!".
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è basato su un testo di Jean Pierre Dopagne ed è prodotto dal Teatro Libero di Palermo. Protagonista è Massimo Rigo, che interpreta il Professore.
Di lui non conosciamo il nome: sappiamo solo che si trova sul palcoscenico a raccontare la sua storia in seguito a una decisione dei Ministeri di Giustizia e di Pubblica Istruzione.
Sembrerebbe non esservi nulla di strano in questo, potrebbe apparire come un’operazione ministeriale per promuovere qualcosa sulla sicurezza a scuola, sul bullismo o qualcosa del genere ma la presenza del Ministero della Giustizia ha un’altra motivazione.
Saremo guidati dal Professore attraverso un viaggio lungo quasi tutta la sua vita: dagli insegnamenti di suo padre, all’insegnante grazie al quale imparerà ad amare la letteratura, la passione e l’entusiasmo di quando inizierà ad insegnare, la rassegnazione e lo squallore che hanno ormai pervaso i suoi colleghi.
E ancora, la sfacciataggine degli studenti, l’aggressività dei loro genitori, lo stridore assordante tra la bellezza della letteratura e del teatro – sue grandissime passioni – e il menefreghismo maleducato ed insolente dei ragazzi.
E poi la contrapposizione tra l’allegra routine della sua famiglia e i suoi tormenti sempre più predominanti, che sfoceranno in un giorno particolare, quello del 17 febbraio.
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è basato su un testo di Jean Pierre Dopagne ed è prodotto dal Teatro Libero di Palermo. Protagonista è Massimo Rigo, che interpreta il Professore.
Di lui non conosciamo il nome: sappiamo solo che si trova sul palcoscenico a raccontare la sua storia in seguito a una decisione dei Ministeri di Giustizia e di Pubblica Istruzione.
Sembrerebbe non esservi nulla di strano in questo, potrebbe apparire come un’operazione ministeriale per promuovere qualcosa sulla sicurezza a scuola, sul bullismo o qualcosa del genere ma la presenza del Ministero della Giustizia ha un’altra motivazione.
Saremo guidati dal Professore attraverso un viaggio lungo quasi tutta la sua vita: dagli insegnamenti di suo padre, all’insegnante grazie al quale imparerà ad amare la letteratura, la passione e l’entusiasmo di quando inizierà ad insegnare, la rassegnazione e lo squallore che hanno ormai pervaso i suoi colleghi.
E ancora, la sfacciataggine degli studenti, l’aggressività dei loro genitori, lo stridore assordante tra la bellezza della letteratura e del teatro – sue grandissime passioni – e il menefreghismo maleducato ed insolente dei ragazzi.
E poi la contrapposizione tra l’allegra routine della sua famiglia e i suoi tormenti sempre più predominanti, che sfoceranno in un giorno particolare, quello del 17 febbraio.
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