"Qualcosa da Raccontare" tra risate e colpi di scena: al Colosseum la commedia di Orazio Bottiglieri

Arianna Scuteri, Orazio Bottiglieri e Massimo Eugenio
Risate, colpi di scena e un emozionante finale in musica: la nuova stagione estiva del Cineteatro Colosseum di Palermo si arricchisce di un nuovo appuntamento firmato dal direttore artistico Orazio Bottiglieri.
Sabato 31 agosto va in scena "Qualcosa da raccontare", commedia brillante scritta e interpretata da Bottiglieri insieme agli attori Arianna Scuteri e Massimo Eugenio.
Tutti cerchiamo di conservare qualcosa nel nostro cuore che possa accompagnarci nella nostra vita eterna. Il protagonista è un imprenditore di successo vittima di un insolito rapimento a opera di due maldestri sequestratori che, spinti dal bisogno e dalle serie difficoltà economiche, mettono in piedi un rapimento molto inusuale.
La storia raccontata, molto ironica e con diversi spunti comici, (da citare la convinzione di uno dei protagonisti che tra i Queen e NIno D'Angelo non ci sia differenza perchè "entrambi cantano") spinge lo spettatore a diversi punti di riflessione, uno fra tutti la materialità della vita terrena, l'importanza degli affetti, gli sbagli della vita che ognuno di noi riconosce solo quando sta per arrivare la parola fine.
Sabato 31 agosto va in scena "Qualcosa da raccontare", commedia brillante scritta e interpretata da Bottiglieri insieme agli attori Arianna Scuteri e Massimo Eugenio.
Tutti cerchiamo di conservare qualcosa nel nostro cuore che possa accompagnarci nella nostra vita eterna. Il protagonista è un imprenditore di successo vittima di un insolito rapimento a opera di due maldestri sequestratori che, spinti dal bisogno e dalle serie difficoltà economiche, mettono in piedi un rapimento molto inusuale.
La storia raccontata, molto ironica e con diversi spunti comici, (da citare la convinzione di uno dei protagonisti che tra i Queen e NIno D'Angelo non ci sia differenza perchè "entrambi cantano") spinge lo spettatore a diversi punti di riflessione, uno fra tutti la materialità della vita terrena, l'importanza degli affetti, gli sbagli della vita che ognuno di noi riconosce solo quando sta per arrivare la parola fine.
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