Riceve un "regalo" e diventa papà: lo spettacolo (per tutte le età) al Teatro Atlante di Palermo
Un uomo riceve un pacco. Dentro il pacco c’è un regalo, un regalo a sorpresa che gli scombussolerà la vita. Cosa ci sarà mai dentro il pacco? Una bambina! Sì, è diventato tutto di un tratto papà.
"Eccomi!” lei grida, saltandoli addosso. “Aiuto!” pensa il Papà, spaventato e felice.
Si intitola proprio "Eccomi" il nuovo (e ultimo) spettacolo della stagione al Teatro Atlante di Palermo. Lo spettacolo, per tutte le età, va in scena domenica 21 maggio, in due turni alle 11.30 e 18.00, per la regia e testo di Antonella Caldarello e con Alessandro Caruso e Silvia Oteri.
Una produzione de La Casa di Creta di Catania, con musiche originali di Andrea Cable, scene e costumi di Noa Preaoloni.
“Eccomi!” è uno spettacolo pensato per tutte le età, inclusa la primissima infanzia.
Lui - il papà - è grande e grosso, lei piccola piccola. Lui ha un lavoro molto importante.. il tempo non basta mai.
Ma la curiosità e la voglia di scoprire il mondo del suo nuovo ‘regalo’ lo trascinerà e, tra mille giochi e clownerie, pian piano gli ricorderà come meravigliarsi dinanzi al mondo.
Un lavoro in cui il linguaggio scenico prevede poche parole ma un lavoro ricercato sul linguaggio corporeo e sulle sonorità non-verbali. Il contrasto fisico tra i protagonisti favorisce uno spettacolo clownesco e poetico, visivo e corporeo.
"Eccomi!” lei grida, saltandoli addosso. “Aiuto!” pensa il Papà, spaventato e felice.
Si intitola proprio "Eccomi" il nuovo (e ultimo) spettacolo della stagione al Teatro Atlante di Palermo. Lo spettacolo, per tutte le età, va in scena domenica 21 maggio, in due turni alle 11.30 e 18.00, per la regia e testo di Antonella Caldarello e con Alessandro Caruso e Silvia Oteri.
Una produzione de La Casa di Creta di Catania, con musiche originali di Andrea Cable, scene e costumi di Noa Preaoloni.
“Eccomi!” è uno spettacolo pensato per tutte le età, inclusa la primissima infanzia.
Lui - il papà - è grande e grosso, lei piccola piccola. Lui ha un lavoro molto importante.. il tempo non basta mai.
Ma la curiosità e la voglia di scoprire il mondo del suo nuovo ‘regalo’ lo trascinerà e, tra mille giochi e clownerie, pian piano gli ricorderà come meravigliarsi dinanzi al mondo.
Un lavoro in cui il linguaggio scenico prevede poche parole ma un lavoro ricercato sul linguaggio corporeo e sulle sonorità non-verbali. Il contrasto fisico tra i protagonisti favorisce uno spettacolo clownesco e poetico, visivo e corporeo.
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