Ricostruzione della Repubblica di Cuba: "Every country is a Fiction" a Modica

Il Garage Fontana di Modica, pensato come un contenitore di luoghi immaginati dagli artisti, presenta dal 26 aprile al 6 luglio "Every country is a Fiction", la ricostruzione plastica e visiva della Repubblica di Cuba dell'artista e fotografo francese Romaric Tisserand.
Un paese carico di miti e di rappresentazioni rivoluzionarie ma anche di paradossi e di contraddizioni che emergono dalle opere presentate, a cura di Margherita Ratti.
Se Cuba vive ormai da decenni un assedio economico e una crisi energetica, alimentare e sociale che sembra senza soluzione, sotto la pressione delle costrizioni e dell'embargo economico che lo stato americano infligge tuttora, i cubani, quelli che non sono fuggiti, provano a resistere, lottando contro la scarsità di beni di prima necessità e trovano soluzioni fantasiose ai numerosi problemi della vita quotidiana.
"Every country is a Fiction" riunisce alcuni esempi di questa frugalità rivoluzionaria, tra i quali un insieme di colorati oggetti di uso comune in plastica riciclata e un frigorifero che contiene occhiali da sole, da indossare nel caldo tropicale, e da servire ghiacciati come dessert quando il dessert non c'è.
L'esilio è qui illustrato da due vie di fuga: un'imbarcazione di fortuna (balsa) e una camera pneumatica, come nel video "Water has no Enemy".
Anche in "Patria o arte / Patria o irte", due varianti della locuzione "Patria o morte", l'artista sottintende la fuga come speranza di una vita migliore, lontano da Cuba.
C'è anche una tv, piccolissima, opera del collettivo cubano NyL, che trasmette l'immagine fissa di Fidel Castro, come a voler ricordare che il governo controlla i media, limita l'accesso alle informazioni esterne e censura.
FIno al 6 luglio, la mostra è visitabile sabato e domenica, a ingresso gratuito, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Un paese carico di miti e di rappresentazioni rivoluzionarie ma anche di paradossi e di contraddizioni che emergono dalle opere presentate, a cura di Margherita Ratti.
Se Cuba vive ormai da decenni un assedio economico e una crisi energetica, alimentare e sociale che sembra senza soluzione, sotto la pressione delle costrizioni e dell'embargo economico che lo stato americano infligge tuttora, i cubani, quelli che non sono fuggiti, provano a resistere, lottando contro la scarsità di beni di prima necessità e trovano soluzioni fantasiose ai numerosi problemi della vita quotidiana.
"Every country is a Fiction" riunisce alcuni esempi di questa frugalità rivoluzionaria, tra i quali un insieme di colorati oggetti di uso comune in plastica riciclata e un frigorifero che contiene occhiali da sole, da indossare nel caldo tropicale, e da servire ghiacciati come dessert quando il dessert non c'è.
L'esilio è qui illustrato da due vie di fuga: un'imbarcazione di fortuna (balsa) e una camera pneumatica, come nel video "Water has no Enemy".
Anche in "Patria o arte / Patria o irte", due varianti della locuzione "Patria o morte", l'artista sottintende la fuga come speranza di una vita migliore, lontano da Cuba.
C'è anche una tv, piccolissima, opera del collettivo cubano NyL, che trasmette l'immagine fissa di Fidel Castro, come a voler ricordare che il governo controlla i media, limita l'accesso alle informazioni esterne e censura.
FIno al 6 luglio, la mostra è visitabile sabato e domenica, a ingresso gratuito, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
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