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Spazi di libertà e di meticciato culturale: "Fissare l'arcipelago" in mostra a Palermo

Balarm
La redazione

Un'opera di Stefania Galegati

Vernissage il 12 settembre alle 18.00 per "Fissare l'arcipelago", in programma dal 13 settembre al 26 ottobre a Palazzo Sant'Elia in via Maqueda 81 a Palermo.

Il programma "Fissare l'arcipelago", avviato nel 2017 da Philippe Terrier-Hermann, artista e docente all'ISBA di Besançon e all'ENSAV La Cambre di Bruxelles, esplora le isole del Mediterraneo come spazi di ricerca e di creazione.

Si fonda su questo arcipelago, spazi di libertà e di meticciato culturale, per interrogare le nozioni di territorio, migrazione, identità e frontiera.

Sicilia, Elba, Brioni, Frioul, Hydra e le isole dei Principi sono state vissute come spazi fluidi di peregrinazione, di memoria e di ancoraggi temporanei.

Attraverso film, fotografie e installazioni, gli artisti hanno sviluppato un approccio che intreccia archivi, racconti locali e pratiche contemporanee, proponendo una riflessione etica ed estetica sulle urgenze del presente, valorizzando il pensiero nomade e l'alterità.

Nell'estate del 2024, una parte del gruppo di ricerca franco-belga è stata ospitata in residenza presso la Fondazione Sant'Elia, braccio operativo culturale della Città Metropolitana di Palermo.

In restituzione, quattro artisti residenti in Sicilia sono stati invitati a presentare opere che esplorano anch'esse il tema dell'insularità mediterranea.

Il frutto di tutti questi lavori è esposto nei cinquecento metri quadrati del secondo piano del Palazzo della Fondazione Sant'Elia.

Questa mostra presenta dunque sia le opere dei sette artisti invitati, sia i lavori di quattro artisti siciliani che condividono un forte legame con la nozione di insularità mediterranea, e soprattutto l'insieme dei film realizzati sulle isole mediterranee dai membri del gruppo di ricerca.

"Fissare l’arcipelago" con Hervé Charles, Michele Ciacciofera, Stefania Galegati, Sylvie Luccisano, Ignazio Mortellaro, Rossella Poidomani, Tanguy Poujol, Sarah Ritter, Anna Safiatou Touré, Daphné Targotay, Philippe Terrier-Hermann e i film di ricerca di Alizée Berthet, Léna Besson, Tanjim Chowdhury, Mathilde Gros, Maëlle Helias, Lucine Letassey, Mathilde Noir, Luca Nuvolone, Camille Poitevin, Barbara Salomé Felgenhauer e Victoria.

Visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00.
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