"Come Fratelli": mafia e antimafia si incontrano al Teatro Biondo

Mafia e antimafia si affrontano sul palco del Teatro Biondo di Palermo, con uno spettacolo in programma giovedì 20 aprile alle ore 21 nella Sala Strehler.
Si tratta di "Come Fratelli", scritto da Giovanni Libeccio e diretto da Giacomo Bonagiuso, che vede protagonisti due fratelli, Andrea e Salvo (Gaspare Di Stefano e Giovanni Libeccio).
I due sono amici, sono siciliani. Ma soprattutto, sono rispettivamente il figlio di un boss e un ragazzo semplice, proveniente da una modesta famiglia, pronti a dare due diverse prospettive sulla mafia.
Mediante una serie di flashback, la storia di Andrea e Salvo si dipana: la famiglia di Andrea è immersa nella malavita, il padre è un pezzo grosso, anche se di un piccolo paese. Ma gli equilibri mafiosi cambiano e il ragazzo assiste impotente all'omicidio del genitore. Reso impotente dalla situazione e trovandosi in pericolo, Andrea fugge: parte, va via, lontano.
Il suo senso di rabbia e sdegno è pari solo all'attrazione che il suo amico Salvo prova per gli ambienti della malavita. Un'attrazione destinata a trasformarsi in una concreta presa di posizione all'interno della mafia: Salvo trova la sua dimensione, afferma il suo status. Ma i cambiamenti sono sempre alle porte: così, il ritorno di Andrea mette in discussione quanto conquistato da entrambe le parti.
Si tratta di "Come Fratelli", scritto da Giovanni Libeccio e diretto da Giacomo Bonagiuso, che vede protagonisti due fratelli, Andrea e Salvo (Gaspare Di Stefano e Giovanni Libeccio).
I due sono amici, sono siciliani. Ma soprattutto, sono rispettivamente il figlio di un boss e un ragazzo semplice, proveniente da una modesta famiglia, pronti a dare due diverse prospettive sulla mafia.
Mediante una serie di flashback, la storia di Andrea e Salvo si dipana: la famiglia di Andrea è immersa nella malavita, il padre è un pezzo grosso, anche se di un piccolo paese. Ma gli equilibri mafiosi cambiano e il ragazzo assiste impotente all'omicidio del genitore. Reso impotente dalla situazione e trovandosi in pericolo, Andrea fugge: parte, va via, lontano.
Il suo senso di rabbia e sdegno è pari solo all'attrazione che il suo amico Salvo prova per gli ambienti della malavita. Un'attrazione destinata a trasformarsi in una concreta presa di posizione all'interno della mafia: Salvo trova la sua dimensione, afferma il suo status. Ma i cambiamenti sono sempre alle porte: così, il ritorno di Andrea mette in discussione quanto conquistato da entrambe le parti.
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