"Eoika": storie di corpi in movimento al Piccolo Teatro Patafisico
La settima edizione del "Minimo Teatro Festival" (leggi l'articolo di presentazione) si apre con "Eoika", spettacolo d'anteprima della manifestazione in programma sabato 11 e domenica 12 marzo al Piccolo Teatro Patafisico.
"Eoika" è uno spettacolo scritto e interpretato dalle attrici Sabrina Vicari e Federica Aloisio, accompagnate dalle musiche composte dal musicista palermitano Angelo Sicurella.
Punto di partenza è proprio il termine greco eoika, letteralmente "sono simile", "sembra che io". Una parola che vive un perenne raddoppiamento sintattico, priva di presente ma ancorata ad un tempo perfetto che prevede delle conseguenze sull'oggi.
Un significato che simbolicamente le due attrici mettono in scena sul palco del Patafisico, con un susseguirsi di personaggi, seri e buffi, che hanno come obiettivo la ricerca del capovolgimento della percezione abituale del corpo in movimento. Un corpo che si duplica, si minimizza, diventa piccolo. Un corpo che si sorprende di se stesso, in un continuo cortocircuito identitario.
Lo spettacolo anticipa il ricco calendario del Festival, che prevede corti teatrali, spettacoli, danza e soprattutto creatività, all'insegna della valorizzazione del teatro di qualità, al di là dei mezzi disponibili.
"Eoika" è uno spettacolo scritto e interpretato dalle attrici Sabrina Vicari e Federica Aloisio, accompagnate dalle musiche composte dal musicista palermitano Angelo Sicurella.
Punto di partenza è proprio il termine greco eoika, letteralmente "sono simile", "sembra che io". Una parola che vive un perenne raddoppiamento sintattico, priva di presente ma ancorata ad un tempo perfetto che prevede delle conseguenze sull'oggi.
Un significato che simbolicamente le due attrici mettono in scena sul palco del Patafisico, con un susseguirsi di personaggi, seri e buffi, che hanno come obiettivo la ricerca del capovolgimento della percezione abituale del corpo in movimento. Un corpo che si duplica, si minimizza, diventa piccolo. Un corpo che si sorprende di se stesso, in un continuo cortocircuito identitario.
Lo spettacolo anticipa il ricco calendario del Festival, che prevede corti teatrali, spettacoli, danza e soprattutto creatività, all'insegna della valorizzazione del teatro di qualità, al di là dei mezzi disponibili.
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