Il "Cagliostro" di Lollo Franco a Villa Pantelleria
La Parco Villa Pantelleria va in scena lo spettacolo "Cagliostro" per la regia Lollo Franco, con la Compagnia Putia d’Arte Malvina Franco formata da Lollo Franco, Giuditta Perriera, Carlo D’Aubert, Noemi Sanfilippo, Rosario Versaggio, Alfredo Chianchiano, Alessia Greco, Chiara Macaluso, Giuseppe Orlando, Giuseppe Garufi, Sabrina Pecoraro, Giuseppe Cusimano, Angelo Mangano, Enzo Rinella, Sonia Fleres, Angela Misuraca, Claudia Bua, Viviana la Lena, Marianna Galioto e Gabriele Capuana.
Lo spettacolo racconta la mirabolante vita e le imprese di Giuseppe Balsamo, conte di Cagliostro, nato a Palermo nel vicolo della perciata nel cuore di Ballarò il 2 giugno del 1743 da un mercante, Pietro Balsamo e da Felicita Bracconieri, una donna molto pia che desiderava far di lui un prete. Della sua infanzia non si sa quasi nulla, solo che dopo un breve soggiorno in seminario, dove apprese i segreti degli unguenti e delle erbe, comincia la sua vita di vagabondaggio: Asia Minore, Egitto, Grecia, Rodi, Malta.
Qui avvenne il suo apprendistato esoterico, ma fu a Roma che si fece una fama di guaritore. I suoi filtri e pozioni avevano un gran successo soprattutto tra il popolino credulone. A Londra entrò nella massoneria e fondò una loggia tutta sua, ma il suo sogno andò in frantumi a Parigi dove fu coinvolto nello scandalo della collana. Finì alla Bastiglia e processato. Fu assolto a furor di popolo.
Ma i suoi esperimenti magici attirarono l'attenzione del Sant'Uffizio che ne ordinò la cattura e l'immediata istruzione del processo che durò diciotto mesi. Fu condannato a morte e per intercessione del Papa Pio VI la pena capitale gli fu commutata in carcere a vita da scontare nella Fortezza di San Leo in Romagna. Rinchiuso nella famigerata cella di pozzetto, murato vivo, morì il 26 agosto 1795, sifilitico e delirante di nostalgia e solitudine. Il nostro protagonista è nello spettacolo un siciliano per origini e carattere che riuscì a portare la sua "sicilianità" in tutta Europa facendo parlare di sé nei secoli.
Un palermitano che fa della sua vita un'arte, del suo impegno un'arma, della sua intelligenza il potere, un "panormita" capace di incantare le più grandi e illuminate corti d'Europa ma allo stesso tempo un grande trascinatore di masse. Mago, scienziato, filosofo, politico, alchimista e avventuriero. In pieno secolo dei lumi riuscì a truffare regnanti e popolani con le invenzioni di una fervida fantasia. nella sua lettera "da Londra" arrivò a predire la "presa della Bastiglia".
In tutta la sua vita nascose il suo vero nome e le sue origini dietro lo pseudonimo di Conte di Cagliostro ma alla fine dei suoi giorni, nella solitudine della sua cella in San Leo, ritorna con nostalgia agli umori, ai sapori, agli odori e ai colori della sua terra natìa ed il suo ultimo pensiero sarà per la madre. Lo spettacolo alterna momenti di grande drammaticità a momenti di vero e proprio divertimento.
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