TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro e cabaret

"Il cunto di Rosalia", la storia della Santuzza con Salvo Piparo e Costanza Licata

  • Piazza Monte di Pietà - Palermo
  • 4 settembre 2016 (evento concluso)
  • 21:00
  • Ingresso libero
  • Per tutte le informazioni è possibile chiamare il numero 328.8663774

Balarm
La redazione

In occasione della giornata dedicata a Santa Rosalia, che ricorda il giorno della sua morte, il 4 settembre alle ore 21, nella cornice di piazza Monte di Pietà, Salvo Piparo e Costanza Licata mettono in scena il loro cunto, che racconta uno dei più antichi culti della città di Palermo.

La celebrazione di Santa Rosalia rimane, tra tutti i momenti religiosi e tradizionali della città, rimane quello o più suggestivo e acclamato. Un evento straordinario, capace di unire ed emozionare.

La leggenda di Rosalia Sinibaldi comincia al tempo dei Normanni, al tempo di Re Ruggero e del principe di Mazara, Baldovino, valente spadaccino. La storia si tesse al sentimento popolare, ed è sempre un'emozione sentire il racconto della Palermo liberata dal morbo della peste grazie alla Santuzza.

Nel cunto il racconto appassionato di Salvo Piparo si snoda fra le narrazioni di Costanza Licata, e l'accompagnamento musicale e i canti di Irene Maria Salerno (pianoforte), Davide Velardi (chitarre) e Francesco Cusumano (percussioni).

Canti e storie sono tratti dal “Trionfo di Rosalia” di Salvo Licata, summa di vecchi canovacci settecenteschi e della tradizione orale dei trionfisti orbi. La tecnica narrativa è un personalissimo cunto di Salvo Piparo, ritmato a mani nude, a rievocare i fuochi maschi del giochi pirotecnici.

L'intera storia, dall'origine al mito, sarà raccontata tra divertenti fraseggi e antichi stornelli. Un infuso di tradizione orale per tutti coloro che sono e che non sono palermitani, trasformando la piazza in una splendida cornice teatrale.

Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

COSA C'È DA FARE