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"Il muro": Luigi Maria Burruano, Tony Sperandeo e Salvo Piparo in teatro

  • Cineteatro Golden - Palermo
  • - Palermo
  • 13 aprile 2014 (evento concluso)
  • 18:00 e 21:00
  • 15 euro (diritti di prevendita inclusi), 12 euro (ridotto), 12 (sconto cral)
  • Per maggiori informazioni e prevendite telefonare al numero 091.6264702 oppure collegarsi al sito www.ticksweb.com
Domenica 13 aprile al Teatro Golden di Palermo, va in scena la nuova produzione teatrale "Il muro", scritto e diretto da Luigi Maria Burruano e Tony Sperandeo e con Luigi Maria Burruano, Tony Sperandeo e la partecipazione di Salvo Piparo.

Due uomini strampalati s'incontrano quasi per caso in una stanza a parlare di vita vissuta, di privato e di un forte desiderio di smettere di comunicare. Il muro è la figura centrale di tutto lo spettacolo inteso come sipario tra il vero e il falso, tra l'umanità dormiente e la necessità di urlare, tra il silenzio e la profonda crisi che ci porta ad alzare mura, a rinchiuderci dentro noi stessi.
 
I due straordinari attori saranno insieme a raccontare attraverso la difficile tematica della profonda crisi etico sociale del momento, daranno vita ad una performance dai colori forti, attraverso il linguaggio popolare della fame, della disperazione e del pure realismo. I fratelli Cefalù, ossia Gigi e Tony, sono due pazzi in bilico con la realtà, fino alla fine non si saprà quale sia l'ambientazione, viaggiando dentro parole oniriche, alle quali è affidata una libera interpretazione.

Uno parlerà con un machino mentre l'altro parla solo con le anime defunte, dentro una stanza spoglia, per raccontare due vite emblema del difficile momento storico che stiamo vivendo, molti infatti saranno i cenni storici di cronaca contemporanea che riporteranno il dialogo dentro l'attualità, tra denunce e voglia di risvegliare gli animi di chi ascolta.
 
La follia, l'oniricità e lo strano mistero dei due fratelli, verranno poi stravolti con l'arrivo di un terzo personaggio il Sig. Lampedusa, chiave di volta del racconto. La solitudine è l'elemento centrale dello spettacolo che intreccerà le vite dei personaggi, che sembrerano rinchiusi dentro una stanza, forse solo virtualemente, forse perché davvero rinchiusi in una struttura psichiatrica, un mistero che lascerà il pubblico sospeso fino ad arrivare alla conclusione che la realtà è affidata alla follia rinchiusa o libera, dentro o fuori le mura, di questa vita. In scena anche due ballerine della scuola Balletto Palermo, Giulia Fabra e Claudia Savarino. Le coreografie sono di Clara Congera. Costumi e scenografie di Zulù Una Tribù di Talenti. Il produttore esecutivo Franco Vella.

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