Irruenza e passionalità: al Teatro Biondo si racconta la storia di "Galois"
L'attore e regista Fabrizio Falco
Èvariste Galois è una figura romantica e tragica al tempo stesso, che ricorda più il temperamento di un grande poeta piuttosto che quello di un uomo di scienza, e lo spettacolo "Galois", in programma dal 3 al novembre sul palco del Teatro Biondo, vuole raccontarne caratteristiche e forza.
Prodotto dal Teatro Stabile di Torino, lo spettacolo vede in scena, nei panni di Èvariste Galois, l’attore siciliano Fabrizio Falco (che è anche regista), apprezzato sul grande schermo nel film di Daniele Ciprì È stato il figlio e ne La bella addormentata di Marco Bellocchio, ma che vanta anche una lunga militanza teatrale.
Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome, la teoria di Galois appunto, un’importante branca dell’algebra astratta. Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, celebra la figura di Galois mescolando realtà e leggenda e consegnandoci, attraverso la forma di una lettera, un monologo-confessione di grande intensità.
Ne viene fuori il ritratto di un meraviglioso personaggio dai tratti irruenti e passionali: la vocazione per la matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori, fino al duello in cui perse la vita la notte successiva al giorno in cui riuscì a mettere su carta il nucleo di quella che divenne la sua celebre teoria matematica.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena venerdì 3 e sabato 4 novembre alle 17.30 e domenica 5 novembre alle 21.00.
Prodotto dal Teatro Stabile di Torino, lo spettacolo vede in scena, nei panni di Èvariste Galois, l’attore siciliano Fabrizio Falco (che è anche regista), apprezzato sul grande schermo nel film di Daniele Ciprì È stato il figlio e ne La bella addormentata di Marco Bellocchio, ma che vanta anche una lunga militanza teatrale.
Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome, la teoria di Galois appunto, un’importante branca dell’algebra astratta. Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, celebra la figura di Galois mescolando realtà e leggenda e consegnandoci, attraverso la forma di una lettera, un monologo-confessione di grande intensità.
Ne viene fuori il ritratto di un meraviglioso personaggio dai tratti irruenti e passionali: la vocazione per la matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori, fino al duello in cui perse la vita la notte successiva al giorno in cui riuscì a mettere su carta il nucleo di quella che divenne la sua celebre teoria matematica.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena venerdì 3 e sabato 4 novembre alle 17.30 e domenica 5 novembre alle 21.00.
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