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"L´ultima estate dell´Europa": la grande guerra tra umanità e orrore

  • "Quello che non ti aspetti", Teatro Biondo Stagione 2014/2015
  • Teatro Biondo - Palermo
  • - Palermo
  • 22 marzo 2015 (evento concluso)
  • 21:00
  • 14 euro (posto unico) 12 euro (ridotto)
  • Lo spettacolo si terrà nella Sala Strehler. I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni è possibile visualizzare il sito web del Teatro Biondo chiamare il numero 091.7434341.

Balarm
La redazione

Siamo nel 1914, anno che segna il destino del vecchio continente con il più grande massacro della storia europea. La quiete dopo la tempesta: è il tempo della Belle Époque, una stagione meravigliosa sconvolta da un evento che porta l’Europa all’autodistruzione.

Un effetto domino che coinvolge le maggiori potenze mondiali tra cui l’Italia, che abbatte la coltre di ovatta che era rifugio degli europei. Sarajevo è l’origine di tutto con l’omicidio dell’arciduca d’Austria.

A cent’anni dall’entrata in guerra dell’Italia, Giuseppe Cederna e Augusto Golin, con la regia di Ruggero Cara, portano in scena “L’ultima estate dell’Europa” al teatro Biondo di Palermo da giovedì 12 a domenica 22 marzo nella Sala Strehler.

Meditare su un evento del genere a distanza di cento anni significa nutrire la consapevolezza della portata e dell’influenza che tuttora la prima guerra mondiale ha nella storia del nostro paese.

Un tributo alla memoria di una pagina fondamentale della nostra identità europea tramite le poesie, i racconti e le lettere dal fronte che sono testimonianze dirette della profonda disperazione che ha colpito i protagonisti.

Una produzione di Art Up Art, lo spettacolo racconta il dramma della guerra accompagnato dalla chitarra di Alberto Cappelli e dagli strumenti a fiato di Mauro Manzoni. Giuseppe Cederna intraprende il viaggio a ritroso tramite i testi di Marinetti, Gadda, Owen, Ungaretti, Trilussa e Erri De Luca, nei meandri di un passato terrificante della storia dell’umanità.

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