TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro e cabaret

Le "Pallonate" di Salvo Piparo al teatro Agricantus

  • Teatro Agricantus - Palermo
  • - Palermo
  • 17 novembre 2013 (evento concluso)
  • 18:45
  • da 13 a 17 euro
  • Il giovedì, 14 euro (intero), 13 euro (biglietto unico on line); il venerdì e la domenica, 17 euro (intero), 16 euro (ridotto carte sconto), 14 euro (ridotto under 30 over 60), 14 euro (biglietto unico on line); il sabato, 17 euro (intero), 16 euro (biglietto unico on line). Informazioni e prenotazioni al numero 091.309636. La sera di ogni spettacolo i biglietti acquistati al botteghino costano 1 euro in meno.
Tornano a Palermo, al teatro Agricantus, Ficarra e Picone ma stavolta come autori dello spettacolo "Pallonate", interpretato da Salvo Piparo accompagnato dai canti di Costanza Licata e dalle note del pianoforte di Rosemary Enea. 
 
Uno strambotto variegato dal carattere siciliano che scorre volutamente tra la battuta di denuncia e la battuta di satira, per bocca di Salvo Piparo, acrobata che si mette a nudo come se giocasse con le scimmiette. Così, vere e proprie acrobazie con tanto di capriole, diventano questi racconti pallonate ad effetto lanciate su questa nostra Repubblica di reucci incollati ai troni puzzolenti e di falsi paladini senza cuore. 
 
Tanti i personaggi dal dischetto, surreali pazzi da manicomio con ancora un barlume di lucidità, riaccenderanno gli animi dei cittadini assonnati, persi, annegati nell'oblio, dandosi tutti quanti appuntamento davanti al municipio infesto; le lettere di Giovannino, metteranno a fuoco l'importanza del linguaggio di un bambino di 10 anni che racconta “la famiglia di oggi” con i suoi “occhi svegli”; tra un racconto e l'altro non mancheranno le tinte forti, i cartellini rossi, come il mondo di Mansur, storia di un qualsiasi lavavetri “turco”; e poi i pallonetti, le carambole sui muri e le parabole dei “sacchetti di munnizza” tirati dai balconi di tutti i palazzi come un vero e proprio sport praticato dai quartieri schierati contro la raccolta differenziata che ormai incombe su di loro. 
 
Tutto questo fagocitare di storie provoca un effetto vivido su chi non vuole dimenticare, ma allo stesso tempo, richiama alla straripante capacità persuasiva del poderoso silenzio in teatro.  Una favola, infine fa da madrigale, sull'incapacità dei siciliani nel non riuscire mai a vedere le cose che hanno sotto il naso, ed ecco che una mattina, la Sicilia scomparirà sotto gli occhi di tutti increduli, fino a quando, tutto ad un tratto, in mezzo alla folla, si fecero largo un vecchio, un bambino e la luna.

COSA C'È DA FARE