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"Pandora 88": oscurità, fuga e poesia al Teatro Libero

  • Teatro Libero - Palermo
  • - Palermo
  • Dal 22 al 24 ottobre 2015 (evento concluso)
  • 21:15
  • 18 euro (intero), 16 euro (ridotto del 10% con carte convenzionate la sera della prima: ModusCard, Carta Più Feltrinelli, Touring Club, Ideanet), 11 euro (ridotto under 25)
  • È possibile acquistare i biglietti direttamente al botteghino del teatro, da un'ora e mezza prima dell'inizio dello spettacolo, previa prenotazione telefonica al numero 091.6174040. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del Teatro Libero.

Balarm
La redazione

Dopo il successo ottenuto al "Fringe" di Edimburgo, il festival delle arti più grande al mondo, "Pandora 88", lo spettacolo pluripremiato e osannato dalla stampa britannica, approda a Palermo e inaugura la Stagione serale del Teatro Libero.

Lo spettacolo è diretto da Andrew Dawson; interpreti della performance sono gli stessi ideatori dell’opera, Wolfgang Hoffmann e Sven Till, al loro primo duetto come attori dopo 15 anni di collaborazione.

Il sipario si alza su una situazione estrema: il buio, due sagome intrappolate al centro della scena. Pigiati l’uno con l’altro in un scatola che rappresenta la vicinanza dei loro percorsi di vita, due uomini sono costretti a fare i conti con una nuova condizione di prigionia. Inizia così un rapporto strano e intenso, una poetica complicità, un toccarsi e respingersi di corpi, in bilico fra teatro e danza.

Facendo leva sul senso di costrizione, reale e immaginario, il regista crea un susseguirsi di situazioni di estrema intensità e bellezza, fatte anche dei giochi infantili che riportano i due attori indietro nel tempo. In realtà stanno cercando di scappare da una vicinanza claustrofobica e insopportabile.

Le cose cambiano quando entrambi gli uomini cominciano ad accettare la loro stretta dipendenza: quando smettono di combattersi a vicenda, il gioco li porta a divenire un unico individuo. Come il mitico essere originario di Platone i due sono adesso così aggrovigliati che è impossibile distinguerli. Un uomo primordiale con quattro gambe, quattro braccia, due cuori e un solo indicibile momento condiviso.

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