"Sul paesaggio": bosco, città e mare al centro della collettiva alla Casina di Caccia di Ficuzza
Un dipinto del progetto "Sul paesaggio" visibile alla mostra (part.)
Il paesaggio rivela uno stato della nostra anima, e quello proposto dalla collettiva alla Casina di Caccia Borbonica di Ficuzza è un modo per affermare l'importanza di questo elemento nella vita di tutti i giorni.
"Sul paesaggio" è il titolo della mostra alla quale sono stati chiamati gli artisti: Antonella Affronti, Liana Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Pina D'Agostino, Angelo Denaro, Ivana Di Pisa, Naire Feo, Antonino Gaeta, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Caterina Lala, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Franco Montemaggiore e Cinzia Romano La Duca.
Recuperare il paesaggio dal punto di vista artistico è un atto di coraggio sia per chi lo propone, come nel caso dell’associazione culturale Studio 71, sia per gli artisti che lo ritraggono.
Fino al 24 settembre l'Istituzione Francesco Carbone di via Vittorio Emanuele Godrano, espone presso la Casina di Caccia Borbonica di Ficuzza la collettiva con al centro opere che ritraggono il bosco, la città o il mare, ponendo la questione sulla bellezza ma anche sulla peculiarità.
Non si tratta di paesaggi, alberi o case finte, ma di boschi veri come quelli di Ficuzza e di Rocca Busambra, di Montepellegrino e dell'Etna, delle Madonie e dei Nebrodi. E ancora fiumi, montagne e territori urbani che si fondono in un sogno accattivante, rigenerante e a volte anche disarmante per via degli incendi fin troppo spesso dolosi.
La mostra è visitabile da lunedì a domenica dalle 8.30 alle 13.30 con catalogo gratuito fino ad esaurimento. Testi di Vincenzo Viscardi e di Francesco Scorsone.
"Sul paesaggio" è il titolo della mostra alla quale sono stati chiamati gli artisti: Antonella Affronti, Liana Barbato, Marisa Battaglia, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Pina D'Agostino, Angelo Denaro, Ivana Di Pisa, Naire Feo, Antonino Gaeta, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Caterina Lala, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Franco Montemaggiore e Cinzia Romano La Duca.
Recuperare il paesaggio dal punto di vista artistico è un atto di coraggio sia per chi lo propone, come nel caso dell’associazione culturale Studio 71, sia per gli artisti che lo ritraggono.
Fino al 24 settembre l'Istituzione Francesco Carbone di via Vittorio Emanuele Godrano, espone presso la Casina di Caccia Borbonica di Ficuzza la collettiva con al centro opere che ritraggono il bosco, la città o il mare, ponendo la questione sulla bellezza ma anche sulla peculiarità.
Non si tratta di paesaggi, alberi o case finte, ma di boschi veri come quelli di Ficuzza e di Rocca Busambra, di Montepellegrino e dell'Etna, delle Madonie e dei Nebrodi. E ancora fiumi, montagne e territori urbani che si fondono in un sogno accattivante, rigenerante e a volte anche disarmante per via degli incendi fin troppo spesso dolosi.
La mostra è visitabile da lunedì a domenica dalle 8.30 alle 13.30 con catalogo gratuito fino ad esaurimento. Testi di Vincenzo Viscardi e di Francesco Scorsone.
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