"Terracqueo": apertura serale per la grande mostra sul Mediterraneo a Palazzo Reale
Un'immagine della mostra "TerrAcqueo" al Palazzo Reale di Palermo
Un'apertura straordinaria per un evento che ha già riscosso un grande successo di pubblico nella sua prima settimana di apertura.
Parliamo di "Terracque", la grande mostra sul Mediterraneo attualmente allestita a Palazzo Reale (Sale Duca di Montalto) di Palermo che venerdì 25 settembre, resta eccezionalmente visitabile fino alle 21.00.
Un'emozionante narrazione che, attraverso 324 reperti e 8 sezioni di un immenso patrimonio archeologico, racconta dell’incontro e dello scontro tra popoli che hanno solcato il Mediterraneo e abitato le sue terre. Dalla geologia ai miti mediterranei, dalla colonizzazione greca ai fenici, dal commercio alla globalizzazione dei giorni nostri.
Non una mera esposizione ma un racconto, creato dalla Fondazione Federico II e dal Comitato scientifico multidisciplinare costituito per l’occasione, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali e il Centro Regionale per il Restauro e con la sinergia tra enti museali e istituzionali siciliani e nazionali come la speciale collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Un prezioso e proficuo supporto, poi, anche dai Musei Capitolini dal Museo Etrusco di Volterra, dalla Soprintendenza del Mare, dal Museo Archeologico Salinas, dal Parco Archeologico Museo Lilibeo, dal Museo Pepoli, dal Museo Archeologico Paolo Orsi e dal Museo "G.G. Gemmellaro".
Parliamo di "Terracque", la grande mostra sul Mediterraneo attualmente allestita a Palazzo Reale (Sale Duca di Montalto) di Palermo che venerdì 25 settembre, resta eccezionalmente visitabile fino alle 21.00.
Un'emozionante narrazione che, attraverso 324 reperti e 8 sezioni di un immenso patrimonio archeologico, racconta dell’incontro e dello scontro tra popoli che hanno solcato il Mediterraneo e abitato le sue terre. Dalla geologia ai miti mediterranei, dalla colonizzazione greca ai fenici, dal commercio alla globalizzazione dei giorni nostri.
Non una mera esposizione ma un racconto, creato dalla Fondazione Federico II e dal Comitato scientifico multidisciplinare costituito per l’occasione, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali e il Centro Regionale per il Restauro e con la sinergia tra enti museali e istituzionali siciliani e nazionali come la speciale collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Un prezioso e proficuo supporto, poi, anche dai Musei Capitolini dal Museo Etrusco di Volterra, dalla Soprintendenza del Mare, dal Museo Archeologico Salinas, dal Parco Archeologico Museo Lilibeo, dal Museo Pepoli, dal Museo Archeologico Paolo Orsi e dal Museo "G.G. Gemmellaro".
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