"Tesori Naturali": da Fecarotta Antichità si celebra la creatività mediterranea tra sacro e profano
I gioielli della mostra "Tesori naturali" da Fecarotta Antichità
Una tecnica artigianale raffinata e in costante evoluzione è riuscita a coniugare per la prima volta l'eleganza classica delle forme, riprese dai disegni degli antichi mastri corallai, con materiali diversi.
Da Fecarotta Antichità, in via Principe di Belmonte 103/b a Palermo, oltre ai gioielli in corallo antichi e moderni, dal 20 aprile al 25 maggio è possibile ammirare e acquistare gioielli moderni in turchese, tartaruga, ambra e onice, in occasione della mostra "Tesori Naturali".
Accanto ai tradizionali fiori, frutti, foglie e angioletti, rifiniti nei minimi dettagli, compaiono delfini, sirene, cavallucci marini, e ancora foglie d'acanto e grappoli d'uva, fiocchi, colombe, piccole campane e cornucopie.
La collezione esprime un legame speciale con i Regni della Natura, e in particolare con il paesaggio siciliano, non solo nella ricerca delle forme ma anche nella scelta dei materiali.
Le sfumature più intense del corallo ricordano il rosso delle arance, quelle più tenui le rose che nel mese di maggio vengono benedette nella chiesa palermitana di Sant’Agostino; i turchesi sembrano catturare lo splendore di mare e cielo, l’onice la forza arcana e sotterranea del vulcano e la tartaruga e l’ambra evocano il mistero di mondi primordiali.
Ciascun gioiello diventa così una piccola opera d'arte da indossare, perché racchiude in sé una lunga storia artistica e un'appassionata ricerca espressiva, sintesi di passato e presente.
Da Fecarotta Antichità, in via Principe di Belmonte 103/b a Palermo, oltre ai gioielli in corallo antichi e moderni, dal 20 aprile al 25 maggio è possibile ammirare e acquistare gioielli moderni in turchese, tartaruga, ambra e onice, in occasione della mostra "Tesori Naturali".
Accanto ai tradizionali fiori, frutti, foglie e angioletti, rifiniti nei minimi dettagli, compaiono delfini, sirene, cavallucci marini, e ancora foglie d'acanto e grappoli d'uva, fiocchi, colombe, piccole campane e cornucopie.
La collezione esprime un legame speciale con i Regni della Natura, e in particolare con il paesaggio siciliano, non solo nella ricerca delle forme ma anche nella scelta dei materiali.
Le sfumature più intense del corallo ricordano il rosso delle arance, quelle più tenui le rose che nel mese di maggio vengono benedette nella chiesa palermitana di Sant’Agostino; i turchesi sembrano catturare lo splendore di mare e cielo, l’onice la forza arcana e sotterranea del vulcano e la tartaruga e l’ambra evocano il mistero di mondi primordiali.
Ciascun gioiello diventa così una piccola opera d'arte da indossare, perché racchiude in sé una lunga storia artistica e un'appassionata ricerca espressiva, sintesi di passato e presente.
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