"Tissage du Flaunere", alla Vucciria le opere dell'artista bresciana Valentina Dotti

Direttamente da Parigi, arriva a Palermo l'artista Valentina Dotti, che espone le sue opere nella residenza d'artista Bucrani-co house & home gallery, in pieno centro storico, in una location immersa nell’antico mercato della Vucciria.
Trentunenne, Valentina Dotti ha vissuto in Francia negli anni dell'Erasmus, e da allora ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Si interessa alla superficie texture della pittura: traduce in bassorilievi i ritmi prodotti dall’accumulazione dei tocchi di pennello. Grazie a dei calchi successivi in latex colorato nella massa ricostruisce una superficie morbida: ogni strato ha un colore differente.
«L’idea di stratificazione attraversa molti dei miei pezzi - spiega Valentina Dotti - Mi interessa per la sua forza di evocazione storica, la testimonianza del tempo e le azioni che si sono susseguite per unirsi in un blocco indivisibile. La leggerezza e l’ironia sono anch’essi elementi basici nel mio lavoro - conclude -, chiavi dell’autocritica e attraverso una forma intrusiva, un dettaglio o un titolo, mi permettono di scivolare coerentemente nella contraddizione e mettere in discussione le mie certezze».
Trentunenne, Valentina Dotti ha vissuto in Francia negli anni dell'Erasmus, e da allora ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Si interessa alla superficie texture della pittura: traduce in bassorilievi i ritmi prodotti dall’accumulazione dei tocchi di pennello. Grazie a dei calchi successivi in latex colorato nella massa ricostruisce una superficie morbida: ogni strato ha un colore differente.
«L’idea di stratificazione attraversa molti dei miei pezzi - spiega Valentina Dotti - Mi interessa per la sua forza di evocazione storica, la testimonianza del tempo e le azioni che si sono susseguite per unirsi in un blocco indivisibile. La leggerezza e l’ironia sono anch’essi elementi basici nel mio lavoro - conclude -, chiavi dell’autocritica e attraverso una forma intrusiva, un dettaglio o un titolo, mi permettono di scivolare coerentemente nella contraddizione e mettere in discussione le mie certezze».
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