"Tocco ferro", un almanacco al contrario: Sergio Vespertino torna all'Agricantus di Palermo

L'attore Sergio Vespertino
Prosegue la stagione estiva del Teatro Agricantus di Palermo che riapre, come da consuetudine, l’area pedonale di via XX Settembre, nel tratto di strada compreso tra la Via La Farina e Piazza Goffredo Mameli.
Lo spazio aperto, pedonalizzato, restituito alla vita cittadina sotto nuova forma, è la cornice che accoglie la manifestazione di teatro comico "Palermo non scema".
A luglio e ad agosto (dal 16 al 21 luglio, dal 30 luglio al 12 agosto e dal 21 al 22 agosto) Sergio Vespertino porta sul palco del teatro all'aperto il suo nuovo spettacolo dal titolo "Tocco ferro" con le musiche di Pierpaolo Petta alla fisarmonica.
Le credenze popolari, nonostante i numerosi progressi scientifici, continuano a vivere ancora nella società moderna. Sono spesso il frutto della paura dell'ignoto che, soprattutto per noi del Sud, prevale sul raziocinio. Forse, perché preferiamo una speranzosa fantasticheria, piuttosto che la cruda condizione della realtà.
Dentro questi piccoli vicoli, contorti e curiosi, viaggia lo spettacolo di Sergio Vespertino, con arguzia divertita e piglio sempre mordente. Un almanacco al contrario, che utilizza una risata come fosse luce, per scacciar via le ombre. Sfatare, rivedere, ribaltare nella testa d'ogni singolo spettatore: quel pizzico di suggestione e retaggio che alberga dentro ognuno di noi. Vespertino ci fa il solletico con quella frase ambigua del "non è vero, però tocco ferro".
Lo spazio aperto, pedonalizzato, restituito alla vita cittadina sotto nuova forma, è la cornice che accoglie la manifestazione di teatro comico "Palermo non scema".
A luglio e ad agosto (dal 16 al 21 luglio, dal 30 luglio al 12 agosto e dal 21 al 22 agosto) Sergio Vespertino porta sul palco del teatro all'aperto il suo nuovo spettacolo dal titolo "Tocco ferro" con le musiche di Pierpaolo Petta alla fisarmonica.
Le credenze popolari, nonostante i numerosi progressi scientifici, continuano a vivere ancora nella società moderna. Sono spesso il frutto della paura dell'ignoto che, soprattutto per noi del Sud, prevale sul raziocinio. Forse, perché preferiamo una speranzosa fantasticheria, piuttosto che la cruda condizione della realtà.
Dentro questi piccoli vicoli, contorti e curiosi, viaggia lo spettacolo di Sergio Vespertino, con arguzia divertita e piglio sempre mordente. Un almanacco al contrario, che utilizza una risata come fosse luce, per scacciar via le ombre. Sfatare, rivedere, ribaltare nella testa d'ogni singolo spettatore: quel pizzico di suggestione e retaggio che alberga dentro ognuno di noi. Vespertino ci fa il solletico con quella frase ambigua del "non è vero, però tocco ferro".
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