Tra il serio e il faceto, tra musica e poesia: il recital di Marco Manera al Teatro Ditirammu

L'attore Marco Manera
Uno spettacolo di contaminazione che nasce e cambia ogni sera: al Teatro Ditirammu di Palermo domenica 21 ottobre per il "Festival delle Letterature Migranti" e poi domenica 28 ottobre l'appuntamento è con il recital di Marco Manera.
Figlio della letteratura ufficiale, scritta sui libri, e di quella popolare, udibile per strada, lo spettacolo di Marco Manera consente al suo stesso protagonista di spogliarsi dai panni del comico per recuperare i panni dell’attore a tutto tondo.
Questo non significa che mancherà la simpatia, ma che a questa si affiancherà la riflessione. Senza una scaletta precisa, con grande spazio lasciato all'improvvisazione e ai cambi di direzione, ci si rotolerà liberamente all'interno del repertorio scenico di Marco Manera.
Brani celebri e pezzi sconosciuti, letture e interpretazioni, canzoni e poesie. La magia del teatro e l’atmosfera unica del palcoscenico di via Torremuzza, poi, faranno il resto.
Figlio della letteratura ufficiale, scritta sui libri, e di quella popolare, udibile per strada, lo spettacolo di Marco Manera consente al suo stesso protagonista di spogliarsi dai panni del comico per recuperare i panni dell’attore a tutto tondo.
Questo non significa che mancherà la simpatia, ma che a questa si affiancherà la riflessione. Senza una scaletta precisa, con grande spazio lasciato all'improvvisazione e ai cambi di direzione, ci si rotolerà liberamente all'interno del repertorio scenico di Marco Manera.
Brani celebri e pezzi sconosciuti, letture e interpretazioni, canzoni e poesie. La magia del teatro e l’atmosfera unica del palcoscenico di via Torremuzza, poi, faranno il resto.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
-
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
-
FESTIVAL E RASSEGNE
Sulle ali del "cigno catanese": il Bellini International Context tra circo e dialoghi jazz