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Tra ritmi cubani e venezuelani: Omar Sosa e Gustavo Ovalles all'Averna Spazio Open

Balarm
La redazione

Omar Sosa e Gustavo Ovalles

Ultimo appuntamento con i concerti di "Sponde Sonore", la rassegna organizzata dal 2017 da Arci Tavola Tonda che si chiude mercoledì 5 giugno alle 21.30 sulle note colorate di Omar Sosa e le percussioni multiformi di Gustavo Ovalles.

L'appuntamento è all'Averna Spazio Open dei Cantieri culturali alla Zisa.

Il sodalizio artistico tra i due protagonisti del concerto nasce nel 1999 ed è alla base anche dell’album "Ayaguna" uscito nel 2003, registrato nel corso del concerto tenuto il 25 luglio del 2002 al Motion Blue di Yokohama (uno dei club giapponesi aderenti al prestigioso circuito internazionale Blue Note).

Il titolo del disco, “Ayaguna”, si ispira direttamente ad una pratica religiosa della cultura Yoruba dell’Africa Occidentale conosciuta a Cuba come Santeria.

Il suono e lo stile unico di Omar Sosa si sposa perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi - tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro - del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles. 
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Omar Sosa è uno di quei nomi che non hanno bisogno di molte presentazioni.

Il compositore e pianista cubano, classe 1965, nominato sette volte ai Grammy, è uno dei jazzisti più versatili e completi della sua generazione.

È stato capace di fondere mirabilmente un’estesa gamma di elementi jazz, di world music e di elettronica con le sue radici afrocubane, riuscendo a creare una sonorità fresca e originale, dal forte sapore latino, ma lasciando sempre grande spazio all’improvvisazione.

La carriera di Sosa incarna la mentalità aperta di un artista giramondo (ha vissuto nel nord e nel sud America, a Cuba ed in Spagna) e visionario, che ha lavorato incessantemente per cercare di costruire una visione musicale coerente e personale, davvero cosmopolita. Una ventina di dischi da leader in circa un quarto di secolo di attività professionale parlano da soli.

Dentro una così nutrita ed interessante produzione musicale, vi sono ben sei album di piano–solo (l’ultimo, «Senses», è del 2014) – formula che ancor oggi forse predilige – ma anche dei magnifici duetti con il trombettista Paolo Fresu – è un duo collaudatissimo il loro, di cui è appena uscito il terzo episodio discografico, «Eros» (2016) – qualche lavoro orchestrale e, negli ultimi tempi, anche il Quartetto Afrocubano, interamente composto da suoi connazionali, con cui nel 2015 ha inciso «Ilé», lavoro decisamente riuscito e suggestivo. 

Gustavo Ovalles. Il maestro percussionista afrovenezuelano Gustavo Ovalles è nato a Caracas nel 1967. 

Come artista e professore, Gustavo ha viaggiato in tutto il mondo con i suoi strumenti tradizionali che includono maracas, culoepuya, quitiplas e bata drums.

Con il pioneristico progetto di Omar Sosa Roots Trilogy, Gustavo ha calcato diversi importanti palchi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ha inoltre partecipato al l’album di Sosa Sentir, nominato ai Grammy. Attualmente vive un po’ in Francia e un po’ in Venezuela.

SPONDE SONORE
L'offerta artistica proposta da "Sponde Sonore" negli anni si è mossa nel solco della musica contemporanea e d'autore e, come si evince dal nome stesso della rassegna, punta a offrire un ventaglio di suoni, stili, generi e a far incontrare generazioni di artiste e artisti che hanno messo in moto processi di innovazione, rielaborazione e interpretazione delle tradizioni musicali, sia italiane che internazionali.

Il programma spazia quindi dal jazz alla world music, dalla musica d’autore alle incursioni nell’elettronica, anche all’interno dello stesso concerto, ma con un unico denominatore: la capacità di raccontare il presente partendo dalle radici a cui si è legati, anagraficamente o affettivamente.

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