MOSTRE
HomeEventiMostre

Tracce di passato, presente e futuro: personale di pittura di Andrea Parisio a Noto

Balarm
La redazione

Particolare di un'opera di Andrea Parisio

Andrea Parisio è un giovane artista nato e formatosi alla periferia d'Italia, nell’estremo sud siciliano.

Dall'8 al 30 luglio, nei Bassi di Palazzo Nicolaci di Villadorata a Noto è in programma "Eden", personale di pittura visitabile tutti i giorni dalle 16.00 alle 23.00, a ingresso libero.

Come altri artisti siciliani della sua generazione, Parisio esprime una forma di reazione artistica, onesta e sommessa, alle faglie dolorose e insensate del nostro mondo: una resistenza che sembra fatta di evitamento, di concentrazione, di fuori fuoco.

Nel dettaglio, nel minore o, come nei lavori di Andrea Parisio, nell'invenzione mimetica, si esprime ciò che "non siamo, ciò che non vogliamo".

Nelle opere a quarzo che compongono la mostra "Eden", la mappa dell'altra vita possibile è tracciata da corpi e volti di donna: da dove arrivano e di chi sono questi ritratti in bianco e nero, immersi in sfondi di un azzurro pervaso di malinconia, nella cui composizione rientrano la freschezza del verde e il rifugio del nero?

Certamente vengono dal passato, dalle memorie familiari e dalla somma dei molti volti incontrati nella vita personale; dal museo visitato in gita scolastica, con il suo ideale marmoreo di bellezza femminile, mutilato dal tempo umano ma non da quello della natura e del sogno: le statue femminili senza testa fioriscono di papavero e maio, i fiori della campagna isolana, dove un tempo furono venerate e vegliarono le fasi e i riti delle comunità.

Allo stesso tempo volti e corpi provengono dal futuro, da un'evoluzione della vita già nell'immaginazione in cui le figlie crescono, madri e compagne invecchiano e le amiche restano uguali nel ricordo: occhi, labbra sguardi, caschetti lisci, teste arruffate dal risveglio, sono la storia visiva della crescita, della perdita, della trasformazione.

Queste donne immaginarie dallo sguardo diretto sono conficcate anche nel presente: oltre il conosciuto, per citare krishnamurti, per illuminarne la crisi e le crepe.

Ogni elemento naturale non è decorativo e non evoca il cliché del legame speciale, dell'affinità tra donne e natura: suggerisce, piuttosto, un semplice sentimento di aspirazione alla felicità e alla pienezza dell'umano, dato dal desiderare ogni vivente al suo proprio posto, senza sopraffazione, ingiustizia, oblio.

L'alleanza tra le donne e la natura simbolicamente presente in ogni tela, dunque, è quella tra le principali vittime di quella ingiustizia, di quelle molteplici forme di violenza e sottovalutazione che sono la cifra del presente.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

COSA C'È DA FARE