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Tu cosa vedi? Debora Pluchino invita l'osservatore a mettersi in gioco con le opere di "Eclettica_Me"

  • Percorsi di NOTOrietà
  • Palazzo Nicolaci di Villadorata - Noto (Sr)
  • Dal 1 al 30 novembre 2019 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 18.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Particolare dell'opera" Non sei solo" di Debora Pluchino

Debora Pluchino (Catania, 1969) mette in secondo piano il suo desiderio per le arti figurative dopo l'incontro col pittore Enzo Rovella, e dedica tempo al colore, alle tecniche e ai materiali. Come un vulcano sopito che attendeva solo di risvegliarsi, l'ingegnere lascia spazio all'artista e inizia a dipingere senza sosta.

L'originaria passione per il disegno e la natura umana la ispirano nella combinazione di fondi astratti e corpi catturati da sculture o da immagini fotografiche. «Un uso della figura umana, parziale o svuotata -spiega  Pluchino - volto a focalizzare l'aspetto espressivo dell'animo. A volte è una postura, a volte uno sguardo, a volte un corpo, un involucro di ciò che realmente siamo».

Ciò che ne deriva è un indissolubile sposalizio tra disegno e pittura in un’atmosfera onirica ed evocativa che caratterizza tutta la sua produzione. L'uso di materiali e tecniche diverse le consentono di progredire nella sua evoluzione artistica, si passa dal legno alla carta passando per le tele, utilizzando a volte gli acrilici o gli oli e in altre gli spray o più tecniche combinate insieme. 
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Per tutto il mese di novembre, nell'ambito della rassegna "Percorsi di NOTOrietà", è possibile visitare la mostra "Eclettica_Me" nei Bassi di Palazzo Nicolaci di Villadorata a Noto. Venticinque opere che, nel solco puro e libero del senso artistico, sono soprattutto espressioni di colori e forme senza una sequenza logica. Ma la traccia dietro c’è, ed è una sfida lanciata all'osservatore nel saperla individuare. 

Non c’è un inizio e nemmeno una fine, in questo invito espositivo, ma solo un'occasione di domanda: nella tela "Non sei solo", ad esempio, il bambino che scruta da dietro una tenda veneziana, abbassando con tre dita della mano le lamelle, sembra dire all'osservatore di non abbandonarlo. E ancora nell'opera "Qam Pachamama", il volto di Madre Terra sembra chiedere di non maltrattarla. 

Ecco dunque il libero volo dell'arte vera, assolutamente eclettica, in un contesto, come i magazzini bassi di Palazzo Nicolaci, che esaltano in una nicchia di valore questi preziosi dipinti, ancora poco conosciuti.

Le opere prodotte a partire dal 2015 sono state esposte in occasione di svariati eventi: Cicloquattro (GammazetaRecycling Workshop), Energy Feeling (mostra collettiva d’arte contemporanea), HerborariumMuseum Catania (mostra personale), Convitto Cutelli di Catania (collettiva in occasione della "Giornata Fai"), Officina GammaZ (collettiva "Tutti pazzi per San Calogero"), Atelier Barnaut (collettiva d'arte), Hotel Santa Caterina Acireale (esposizione temporanea), Galleria Arte al Centro (collettiva d'arte contemporanea "Materia"), Bistro/Atelier Rix e Zabbara di Catania (esposizione temporanea), ConceptStoreHomì Catania ("Eclettica-me-nte", personale di pittura).
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