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"Un insolito tour" per rivivere Manifesta 12 nelle fotografie di Giorgio Di Fede

  • Villa Niscemi - Palermo
  • Dal 1 al 7 marzo 2019 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione
Il fotografo palermitano Giorgio Di Fede ripercorre con una mostra fotografica la dodicesima edizione di Manifesta, la biennale itinerante di arte contemporanea che per più di sei mesi ha dato straordinaria visibilità internazionale a Palermo, città piena di fascino e di multiculturalità, caratterizzata dalla presenza di etnie eterogenee.

Nello spirito di valorizzare la manifestazione conclusa a novembre, Di Fede ha intrapreso questo progetto casuale, rapito dall'incanto delle location più note e di quelle riaperte per l'occasione.

Con la sua Leica Q ha iniziato a girovagare per gli exhibit di Manifesta con due giovani amici, Federico Lenzitti e Tuya Strano, che per l'occasione indossavano abiti d'epoca cuciti dal couturier Filippo Calì. Da qui nasce una narrazione raccontata da 30 fotografie, senza una trama precisa, fatte di atmosfere, sguardi, spensieratezza infantile e timidezza adolescenziale. 

"Il mio progetto fotografico nasce, per caso, pensando alla suora Sister Wendy Beckett e Philippe Daverio, due critici d’arte di fama internazionale che per un periodo hanno condotto insieme una trasmissione televisiva per la BBC. Nel mio immaginario ho voluto creare un tour piuttosto insolito, perché, nella mia fantasia, i due critici erano poco più che adolescenti e, andando in giro per Manifesta 12, ho voluto seguire, con discrezione, ogni loro passo con il mio obiettivo per catturare quei attimi fuggenti tipici dei bambini, come i loro gesti e i loro sguardi di stupore e di curiosità". 
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Questa l'ispirazione con cui Giorgio Di Fede ha ideato "Palermo Manifesta 12. Un insolito tour", la mostra fruibile dal primo marzo a Villa Niscemi, composta da immagini, scattate in digitale su stampa analogica di dimensione 50 X 70 cm, impresse dallo stesso tipo di obiettivo che ha garantito congruenza nella qualità artistica e nella poetica del lavoro.

Come in un grande viaggio, il fotografo accompagna il visitatore a riappropriarsi ancora una volta di quei luoghi che la Biennale ha restituito alla città con una veste nuova, con le sembianze che solo l'arte contemporanea può donare: la Casa del Mutilato, la chiesa dei Santissimi Euno e Giuliano, il Convento della Magione, Palazzo Ajutamicristo, il Giardino dei Giusti, l'Orto Botanico, la chiesa di Santa Maria dello Spasimo, la Casa Lavoro e Preghiera "Padre Messina", Palazzo Butera, Palazzo Costantino, Palazzo Forcella De Seta, Palazzo Trinacria, piazza Bologni, piazza Kalsa e i Quattro Canti. 

Giorgio Di Fede, nasce a Palermo e intraprende, a soli quindici anni gli studi da autodidatta nel campo della fotografia. Frequenta i laboratori fotografici di Cappellani, Denaro e Brancato, Maestri dell’arte fotografica, che segnano il suo percorso formativo e la sua crescita tecnica. Da allora, Giorgio Di Fede, con una carriera piena di occasioni e di svolte tra Palermo, Milano e Parigi, non ha più smesso.

Dal 1983 al 1990 collabora con calzature Spatafora realizzando le campagne pubblicitarie per i marchi dell’azienda, pubblicate sulle più importanti testate giornalistiche (Vogue, Anna, Amica, Moda). e intraprende un'intensa attività non soltanto nel settore della fotografia pubblicitaria, ma anche nel settore della moda tra Milano e Parigi dove ha l'opportunità di collaborare con famosi stilisti.

Collaborazioni che gli danno l’occasione di fotografare le più belle e più importanti Top Model del mondo: Naomi Campbell, Linda Evangelista, a Eva Herzgova e Carla Bruni. Ne consegue il backstage, mostra che racconta il dietro le quinte delle sfilate di moda milanesi e parigine. In Sicilia collabora con l'Università di Palermo, dove cura la parte fotografica del "Libro del museo" per conto dell'Istituto di Radiologia.
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