Un itinerario sulle tracce del Gattopardo: a Palermo tra i luoghi del Principe e il genio di Visconti
I Beati Paoli e i palazzi del Gattopardo, le strade degli antichi mercanti nell’antico quartiere della Loggia e i vicoli affollati di Ballarò, i luoghi dei bombardamenti del 1943 e le piazze dove l’Inquisizione celebrava i suoi autodafé, gli “atti di fede” che spesso terminavano in roghi.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
A partire dall’ex albergo Trinacria, per ricordare la scena della morte del Principe, l'itinerario "Sulle tracce del Gattopardo II: fra Garibaldini e Visconti" prosegue verso la chiesa della Gancia, dove scoccò la prima scintilla rivoluzionaria e attraverseremo poi i luoghi che furono teatro della battaglia garibaldina e in cui, poco più di cento anni dopo, Visconti avrebbe girato gran parte delle scene che quei fatti volevano rievocare.
Si arriva poi in piazza Rivoluzione, dove si trova Palazzo Trigona-Scavuzzo, legato ad una delle esperienze più tragiche dell’infanzia di Giuseppe Tomasi.
Da piazza Rivoluzione a piazza Croce dei Vespri il passo è breve, ma il salto nella memoria storica è di quasi seicento anni: un’altra rivoluzione, quella dei Vespri, che, come quella del 1860, avrebbe cambiato per sempre il destino della Sicilia. Ma più che alla piazza in sé il nostro interesse sarà rivolto a Palazzo Gangi, dove Luchino Visconti girò l’indimenticabile lunga sequenza del ballo.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
A partire dall’ex albergo Trinacria, per ricordare la scena della morte del Principe, l'itinerario "Sulle tracce del Gattopardo II: fra Garibaldini e Visconti" prosegue verso la chiesa della Gancia, dove scoccò la prima scintilla rivoluzionaria e attraverseremo poi i luoghi che furono teatro della battaglia garibaldina e in cui, poco più di cento anni dopo, Visconti avrebbe girato gran parte delle scene che quei fatti volevano rievocare.
Si arriva poi in piazza Rivoluzione, dove si trova Palazzo Trigona-Scavuzzo, legato ad una delle esperienze più tragiche dell’infanzia di Giuseppe Tomasi.
Da piazza Rivoluzione a piazza Croce dei Vespri il passo è breve, ma il salto nella memoria storica è di quasi seicento anni: un’altra rivoluzione, quella dei Vespri, che, come quella del 1860, avrebbe cambiato per sempre il destino della Sicilia. Ma più che alla piazza in sé il nostro interesse sarà rivolto a Palazzo Gangi, dove Luchino Visconti girò l’indimenticabile lunga sequenza del ballo.
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