Una commedia ironica che fa riflettere sulla guerra: la storia di Nassirya al cineteatro Lux
Orazio Bottiglieri ed Eduardo Saitta
Entrambi arruolati per contrastare la crisi di lavoro, spesso partono in missione, consapevoli e spinti dai benefici economici, vengono dimenticati dall’Esercito Italiano, la radio non funziona, il cibo scarseggia, si ritrovano ad occupare il tempo con serie riflessioni, discorsi filosofici, prese in giro, ironia e comicità.
La storia di Nassirya diventa uno spettacolo teatrale "C'eravamo tanto armati" va in scena al Cineteatro Lux di Palermo venerdì 24 gennaio.
Una commedia brillante, una riflessione sui tempi odierni con Orazio Bottiglieri ed Eduardo Saitta, la storia di due militari, ironicamente dimenticati in un luogo sperduto vicino Nassirya: Alfio, un catanese sornione, religioso ma non troppo, timoroso sempre nascosto dietro le sue doppie lenti, e Rosario, un palermitano sovrappeso, innamorato della sua famiglia, sapientone e disciplinato, forse troppo.
La contrapposizione calcistica, la diversa formazione è spesso oggetto di ilarità, che accompagna lo spettatore in un viaggio teatrale che lo porterà a profondi quesiti: "perché la guerra", "perché dobbiamo odiarci".
Un'opera sviluppata nei dettagli, dove si ride sicuramente, ma si riflette parecchio e ci si emoziona, sognando il ritorno a casa dai propri cari.
I due protagonisti nella loro umanità, manifestano le debolezze dell’uomo, la crudeltà della vita e le conseguenze delle scelte scellerate di chi comanda il mondo.
Lo spettacolo fa parte della stagione teatrale 2019/20 del Cineteatro Lux "La cultura in cui crediamo" organizzata da Orazio Bottiglieri e in programma da novembre a giugno (leggi l'articolo di approfondimento).
La storia di Nassirya diventa uno spettacolo teatrale "C'eravamo tanto armati" va in scena al Cineteatro Lux di Palermo venerdì 24 gennaio.
Una commedia brillante, una riflessione sui tempi odierni con Orazio Bottiglieri ed Eduardo Saitta, la storia di due militari, ironicamente dimenticati in un luogo sperduto vicino Nassirya: Alfio, un catanese sornione, religioso ma non troppo, timoroso sempre nascosto dietro le sue doppie lenti, e Rosario, un palermitano sovrappeso, innamorato della sua famiglia, sapientone e disciplinato, forse troppo.
La contrapposizione calcistica, la diversa formazione è spesso oggetto di ilarità, che accompagna lo spettatore in un viaggio teatrale che lo porterà a profondi quesiti: "perché la guerra", "perché dobbiamo odiarci".
Un'opera sviluppata nei dettagli, dove si ride sicuramente, ma si riflette parecchio e ci si emoziona, sognando il ritorno a casa dai propri cari.
I due protagonisti nella loro umanità, manifestano le debolezze dell’uomo, la crudeltà della vita e le conseguenze delle scelte scellerate di chi comanda il mondo.
Lo spettacolo fa parte della stagione teatrale 2019/20 del Cineteatro Lux "La cultura in cui crediamo" organizzata da Orazio Bottiglieri e in programma da novembre a giugno (leggi l'articolo di approfondimento).
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