Una delle fiabe più amate nella celebre versione di Rossini: "La Cenerentola" in scena alla GAM
Chiara Amarù, Francesco Vultaggio e Francisco Brito ne "La Cenerentola" di Gioacchino Rossini (foto di Rosellina Garbo)
Il terzo appuntamento della rassegna vede in scena una delle fiabe più amate di sempre e una delle opere più celebri di Gioacchino Rossini: è "La Cenerentola", in programma domenica 7 luglio con repliche martedì 9 e venerdì 12 luglio alle 20.30.
Con la regia di Alberto Cavallotti e le scene di Christian Lanni, a dirigere l'Orchestra del Teatro Massimo di Palermo è Alessandro Cadario, mentre a Piero Monti è affidata la direzione del Coro del Teatro Massimo.
Le scene disegnate da Christian Lanni si ispirano a quel grande classico della messa in scena dell’umorismo musicale che è stata ed è ancora "La fille du régiment" di Zeffirelli, l’allestimento più longevo del Teatro Massimo, mentre i costumi sono anch’essi della Sartoria del Teatro Massimo, diretta da Marja Hoffmann.
Un allestimento fresco, giovane, rispettoso della fiaba rossiniana pur con qualche taglio, necessario per sottrarre la leggerezza di Rossini alla pesantezza dell’afa estiva.
Sul palco un cast di giovani cantanti racconta le disavventure di Cenerentola, interpretata dal mezzosoprano palermitano Chiara Amarù, dai maltrattamenti subiti dal patrigno Don Magnifico (Fabio Maria Capitanucci) e dalle sorellastre Clorinda (Giulia Mazzola) e Tisbe (Irene Savignano), fino al trono accanto al principe Don Ramiro, interpretato dal tenore Francisco Brito.
A salvare la povera ragazza è proprio il principe che, per scegliere la propria futura sposa indagandone il carattere senza essere riconosciuto, scambia i propri abiti con quelli del suo scudiero Dandini (il giovane baritono siciliano Francesco Vultaggio), seguendo i consigli del saggio precettore Alidoro (il basso catanese Emanuele Cordaro), "deus ex machina" dell’ascesa di Cenerentola dal focolare al trono.
Nella versione di Rossini, infatti, così come c'è un patrigno al posto della matrigna, anche la fata madrina diventa il precettore di Don Ramiro che lo esorta a cercare una donna di alte qualità morali. Allo stesso modo le scarpette diventano un paio di braccialetti: Cenerentola ne dona uno al principe tenendone al polso il compagno.
Nelle serate di spettacolo il museo rimane visitabile fino alle 20.30 con un biglietto speciale di 3 euro. Per i possessori del biglietto dei concerti, inoltre, è prevista una riduzione sulla mostra di Ferdinando Scianna "Viaggio, racconto, memoria".
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