Una mostra per riflettere sull'accoglienza e l'integrazione: "Borderless - sguardi senza confini" allo Steri
Una foto del progetto "Borderless - sguardi senza confini"
La mostra "Borderless - sguardi senza confini", già ospitata alla Galleria Civica d'Arte – Palazzo Moncada a Caltanissetta e successivamente alla GAM – Ex Convento di Santa Chiara a Catania, sarà visibile a Palermo e aperta alla visita da parte dei cittadini interessati fino al 13 settembre.
Curata da Graziella Bellone e organizzata in collaborazione con Flavia Alaimo, la collettiva di fotografia, pittura e scultura ritrae i momenti più salienti dell'integrazione dello straniero.
Un corpus di circa 42 foto di 100 x 65 cm, stampate su forex 5 mm, sia in bianco e nero che a colori, scattate in territorio nazionale e non, da sei fotografi: Patrizia Bluette, Gabriele Caruso, Zino Citelli, Giuseppe Costanzo, Massimiliano Ferro e Anna Mogavero.
Ogni scatto del progetto è medium di vissuti multietnici colti nella loro naturalezza e incisività per strada, nei mercati, nei luoghi di lavoro, tra i banchi di scuola attraverso espressioni, sguardi, gesti e situazioni.
Ognuno degli autori coinvolti contribuisce con la propria sensibilità ed abilità evocativa, indagando sul problema dell'integrazione a partire dal suo carattere sociale-umanitario.
La rassegna cerca di essere terreno fertile per una riflessione più consapevole sull'arricchimento della convivenza interetnica e interculturale. Una lettura significativa e positiva per una reazione critica e partecipata nei confronti di quelle condizioni umane che coinvolgono sia responsabilità istituzionali che individuali.
L'esposizione si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica, come primo passo per un mondo sempre più globalizzato e interconnesso.
Guardare la realtà con occhi diversi è quindi l'invito che "Borderless – Sguardi senza confini" vuole porgere all'osservatore, coinvolgendolo empaticamente a superare la distanza tra identità contrapposte in nome dei principi di uguaglianza e democrazia.
Curata da Graziella Bellone e organizzata in collaborazione con Flavia Alaimo, la collettiva di fotografia, pittura e scultura ritrae i momenti più salienti dell'integrazione dello straniero.
Un corpus di circa 42 foto di 100 x 65 cm, stampate su forex 5 mm, sia in bianco e nero che a colori, scattate in territorio nazionale e non, da sei fotografi: Patrizia Bluette, Gabriele Caruso, Zino Citelli, Giuseppe Costanzo, Massimiliano Ferro e Anna Mogavero.
Ogni scatto del progetto è medium di vissuti multietnici colti nella loro naturalezza e incisività per strada, nei mercati, nei luoghi di lavoro, tra i banchi di scuola attraverso espressioni, sguardi, gesti e situazioni.
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La mostra è arricchita in questa occasione anche da alcune opere pittoriche di Adriano Maraldi (Cesena, 1945) - artista affermato sia in Italia che all'estero - e dalle sculture di Massimo Sansavini (Forlì, 1961), artista specializzato in restauro ligneo e utilizzo delle applicazioni di prodotti industriali nell'arte contemporanea.Ognuno degli autori coinvolti contribuisce con la propria sensibilità ed abilità evocativa, indagando sul problema dell'integrazione a partire dal suo carattere sociale-umanitario.
La rassegna cerca di essere terreno fertile per una riflessione più consapevole sull'arricchimento della convivenza interetnica e interculturale. Una lettura significativa e positiva per una reazione critica e partecipata nei confronti di quelle condizioni umane che coinvolgono sia responsabilità istituzionali che individuali.
L'esposizione si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica, come primo passo per un mondo sempre più globalizzato e interconnesso.
Guardare la realtà con occhi diversi è quindi l'invito che "Borderless – Sguardi senza confini" vuole porgere all'osservatore, coinvolgendolo empaticamente a superare la distanza tra identità contrapposte in nome dei principi di uguaglianza e democrazia.
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