Una riflessione sul senso dell’arte di oggi nella personale "Convivio" di Igor Scalisi Palminteri

Igor Scalisi Palminteri. Photo Credit: Giorgia Görner Enrile
Dante scriveva di somme dottrine rivolgendosi agli "assetati di sapere", donne e uomini impegnati civilmente e considerati nobili per il loro animo. Lo scopo era quello di rendere accessibile a tutti il dotto banchetto della sapienza.
In occasione dell'ottava edizione della Settimana delle Culture, Igor Scalisi Palminteri (Palermo, 1972) presenta ad Arèa la personale "Convivio, discorsi inutili sull'arte", a cura di Sasha Taormina.
A partire da un'opera commissionata in passato dai Frati Cappuccini di Palermo, l'eclettico artista palermitano restituisce una "trasfigurazione" di alcuni episodi della vita di Cristo: allegorie originali e rivisitazioni, realizzate attraverso i ritratti di artisti e addetti ai lavori del settore culturale.
La mostra si compone di acquarelli, bozzetti, chine e oli di studio che si sviluppano e prendono corpo attorno all'opera principale della Lavanda dei Piedi durante L'Ultima Cena, rappresentando un invito rivolto all'intera comunità a un momento conviviale.
La grande tela, alla quale è riservata un'intera parete, vede come protagonisti artisti, curatori e musicisti della città. Non si tratta di una selezione, al contrario, l'obiettivo è quello di creare nuove sinergie tra chi è vicino all'arte e chi ne fa un mestiere.
La personale è rivolta a chiunque si senta affine alla comunità artistica. Quello di Palminteri è un lavoro in divenire, alimentato da connessioni nuove e continue tra i maestri e chi sta ancora crescendo in questo settore.
Nel corso dell’esposizione, visitabile dal 12 maggio al 12 giugno, saranno programmati degli incontri aperti a tutti per dar vita ad un dialogo culturale e intellettuale nella città, con la protezione del Genio di Palermo.
Igor Scalisi Palminteri, diplomatosi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto in numerose mostre collettive e personali in tutta la nazione ed in Europa.
Ha diretto diversi laboratori di arti visive pensati per la fascia di età infantile ed adolescenziale, molto spesso rivolti a minori a rischio di esclusione sociale, spesso collaborando con i servizi sociali (USSM).
Insignito del premio per la Migliore Fotografia indetto dal Ministero per l’Alta Formazione Artistica e Musicale. Conduce una ricerca che si esprime attraverso diversi linguaggi, pittura, fotografia e video.
In occasione dell'ottava edizione della Settimana delle Culture, Igor Scalisi Palminteri (Palermo, 1972) presenta ad Arèa la personale "Convivio, discorsi inutili sull'arte", a cura di Sasha Taormina.
A partire da un'opera commissionata in passato dai Frati Cappuccini di Palermo, l'eclettico artista palermitano restituisce una "trasfigurazione" di alcuni episodi della vita di Cristo: allegorie originali e rivisitazioni, realizzate attraverso i ritratti di artisti e addetti ai lavori del settore culturale.
La mostra si compone di acquarelli, bozzetti, chine e oli di studio che si sviluppano e prendono corpo attorno all'opera principale della Lavanda dei Piedi durante L'Ultima Cena, rappresentando un invito rivolto all'intera comunità a un momento conviviale.
La grande tela, alla quale è riservata un'intera parete, vede come protagonisti artisti, curatori e musicisti della città. Non si tratta di una selezione, al contrario, l'obiettivo è quello di creare nuove sinergie tra chi è vicino all'arte e chi ne fa un mestiere.
La personale è rivolta a chiunque si senta affine alla comunità artistica. Quello di Palminteri è un lavoro in divenire, alimentato da connessioni nuove e continue tra i maestri e chi sta ancora crescendo in questo settore.
Nel corso dell’esposizione, visitabile dal 12 maggio al 12 giugno, saranno programmati degli incontri aperti a tutti per dar vita ad un dialogo culturale e intellettuale nella città, con la protezione del Genio di Palermo.
Igor Scalisi Palminteri, diplomatosi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto in numerose mostre collettive e personali in tutta la nazione ed in Europa.
Ha diretto diversi laboratori di arti visive pensati per la fascia di età infantile ed adolescenziale, molto spesso rivolti a minori a rischio di esclusione sociale, spesso collaborando con i servizi sociali (USSM).
Insignito del premio per la Migliore Fotografia indetto dal Ministero per l’Alta Formazione Artistica e Musicale. Conduce una ricerca che si esprime attraverso diversi linguaggi, pittura, fotografia e video.
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