Uno storpio e le sue voci interiori: "Petra" in scena al Teatro Coppola di Catania
Uno storpio che vorrebbe essere più presentabile, le voci che lo assillano, i suoi tentativi di ottenere un miracolo.
La messinscena si serve di un cubo, una mandibola di vacca, un corpo che veste una gonna e un corpo che lavora a una console dal vivo. La lingua che i personaggi parlano è un misto fra dialetto ennese e italiano.
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