Venti moto Guzzi d'epoca esposte nel Cortile Maqueda di Palazzo Reale a Palermo

Una Moto Guzzi d'epoca.
La più antica è una moto da corsa del 1927: una splendida Guzzi C4V rossa 500 cc a 4 valvole che ancora oggi partecipa a raduni macinando migliaia di chilometri. Ma ce n’è per tutti i gusti: tra le altre una Guzzi Stornello 125 regolarità del ‘62, una Gtv 500 del ’36, un motocarro Ercole del ’62 a tre ruote, una Gambalunga del ’49, una Sport 15 del ’34, fino alle più moderne V7 750 e Le Mans 1 850 entrambe del 1975.
Venti moto Guzzi d'epoca esposte nel Cortile Maqueda di Palazzo Reale in occasione del 6° raduno internazionale Moto Guzzi Area Mediterranea, organizzato da Moto Guzzi World Club e che coinvolge club anche da paesi come la Grecia e Malta. I visitatori del complesso monumentale possono ammirarle fino alle 13 di domenica 2 giugno.
Le moto esposte grazie all’Associazione Siciliana Motoveicoli Storici, presieduta da Mario Auci, rappresentano la storia del marchio italiano.
«Guzzi - afferma Sergio Alessandro, dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana - è uno dei marchi storici italiani che rappresentano da sempre la cultura, il design, la tecnologia del nostro Paese. Le moto attuali, nell'era della globalizzazione, hanno perso identità. Queste moto hanno un'anima, i collezionisti che le possiedono instaurano un rapporto viscerale con la moto per cui li ringraziamo per averle messe a disposizione della collettività in questi giorni di esposizione a Palazzo Reale».
Venti moto Guzzi d'epoca esposte nel Cortile Maqueda di Palazzo Reale in occasione del 6° raduno internazionale Moto Guzzi Area Mediterranea, organizzato da Moto Guzzi World Club e che coinvolge club anche da paesi come la Grecia e Malta. I visitatori del complesso monumentale possono ammirarle fino alle 13 di domenica 2 giugno.
Le moto esposte grazie all’Associazione Siciliana Motoveicoli Storici, presieduta da Mario Auci, rappresentano la storia del marchio italiano.
«Guzzi - afferma Sergio Alessandro, dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana - è uno dei marchi storici italiani che rappresentano da sempre la cultura, il design, la tecnologia del nostro Paese. Le moto attuali, nell'era della globalizzazione, hanno perso identità. Queste moto hanno un'anima, i collezionisti che le possiedono instaurano un rapporto viscerale con la moto per cui li ringraziamo per averle messe a disposizione della collettività in questi giorni di esposizione a Palazzo Reale».
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