Visita guidata alla chiesa di Santo Spirito, dove l'offesa di una siciliana fece scoppiare la guerra dei Vespri

Chiesa di Santo Spirito a Palermo
Arriva a Palermo #SettembreUnesco, un progetto che mira a valorizzare, oltre ai già noti siti della città, altri tredici luoghi dal grande impatto storico e culturale, ma non ancora iscritti nel percorso arabo normanno. Una manifestazione che si svolge dal 14 al 29 settembre, tra visite, conferenze e la Notte Bianca Unesco (leggi articolo di approfondimento).
Martedì 17 settembre sarà possibile visitare la Chiesa di Santo Spirito.
La chiesa di Santo Spirito divenne famosa a partire dal 31 marzo 1282 quando, durante la recita dei Vespri, un soldato francese offese una giovane siciliana; il marito e gli altri uomini presenti diedero il via alla celeberrima rivolta contro il dominio angioino.
L’episodio fu solo il pretesto: l’odio per gli invasori d’oltralpe era già radicato, ci volle un nulla per farlo scoppiare. Fu l’inizio della “Guerra dei Vespri” (1282-1302), al termine della quale i siciliani scacciarono i francesi dall’isola.
La Chiesa sorge all’interno del cimitero di Sant’Orsola. La chiesa, connessa ad un convento, fu edificata per volontà dell'arcivescovo Gualtiero Offamilio tra il 1173 e il 1178 all'interno del cimitero di San'Orsola.
Martedì 17 settembre sarà possibile visitare la Chiesa di Santo Spirito.
La chiesa di Santo Spirito divenne famosa a partire dal 31 marzo 1282 quando, durante la recita dei Vespri, un soldato francese offese una giovane siciliana; il marito e gli altri uomini presenti diedero il via alla celeberrima rivolta contro il dominio angioino.
L’episodio fu solo il pretesto: l’odio per gli invasori d’oltralpe era già radicato, ci volle un nulla per farlo scoppiare. Fu l’inizio della “Guerra dei Vespri” (1282-1302), al termine della quale i siciliani scacciarono i francesi dall’isola.
La Chiesa sorge all’interno del cimitero di Sant’Orsola. La chiesa, connessa ad un convento, fu edificata per volontà dell'arcivescovo Gualtiero Offamilio tra il 1173 e il 1178 all'interno del cimitero di San'Orsola.
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