Il Politeama Garibaldi apre le porte: visite guidate sette giorni su sette

Il teatro Politeama Garibaldi di Palermo
Sempre più vicini al cielo, sempre più vicini all'arte. Da giovedì 24 novembre il Teatro Politeama Garibaldi è visitabile al pubblico, sette giorni su sette, dalle 10 alle 14.
La Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana inaugura il servizio di visite guidate al Teatro, al costo di appena cinque euro, con un ridotto al costo di 3 euro per gli studenti e gli under 30.
I visitatori hanno, dunque, la possibilità di visitare lo splendido edificio, ascoltandone nel dettaglio la storia, dal progetto dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda all'inaugurazione del1891 alla presenza di re Umberto, in occasione dell’Esposizione Nazionale, fino alla sommità in cui possono ammirare da vicino la celebre quadriga bronzea del Rutelli che rappresenta il trionfo di Apollo ed Euterpe.
Numerosi gli aneddoti da raccontare sulla storia del Politeama: dalla sua realizzazione, quando ancora la città verdeggiava di estesi agrumeti e proprio di fronte era il "Firriato di Villafranca", bellissimo podere agricolo con trenta alberi da frutto, per finire all’ultimo inquilino non autorizzato, il gatto Figaro che presidia il monumento contro gli indesiderati topi e recapita direttamente al sovrintendente il frutto della sua caccia.
La Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana inaugura il servizio di visite guidate al Teatro, al costo di appena cinque euro, con un ridotto al costo di 3 euro per gli studenti e gli under 30.
I visitatori hanno, dunque, la possibilità di visitare lo splendido edificio, ascoltandone nel dettaglio la storia, dal progetto dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda all'inaugurazione del1891 alla presenza di re Umberto, in occasione dell’Esposizione Nazionale, fino alla sommità in cui possono ammirare da vicino la celebre quadriga bronzea del Rutelli che rappresenta il trionfo di Apollo ed Euterpe.
Numerosi gli aneddoti da raccontare sulla storia del Politeama: dalla sua realizzazione, quando ancora la città verdeggiava di estesi agrumeti e proprio di fronte era il "Firriato di Villafranca", bellissimo podere agricolo con trenta alberi da frutto, per finire all’ultimo inquilino non autorizzato, il gatto Figaro che presidia il monumento contro gli indesiderati topi e recapita direttamente al sovrintendente il frutto della sua caccia.
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