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"Voglio che tu lo sappia": un dramma in atto unico al Museo Salinas di Palermo

  • Museo archeologico regionale "Antonino Salinas" - Palermo
  • 8 novembre 2018 (evento concluso)
  • 21.00
  • Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
  • Lo spettacolo si svolgerà nel primo chiostro del Museo Salinas. Si consiglia di arrivare mezz'ora prima dell'inizio, non si potrà accedere quando lo spettacolo sarà iniziato.
Balarm
La redazione

Un'immagine di "Voglio che tu lo sappia"

Il Museo Salinas di Palermo apre le porte, giovedì 8 novembre alle ore 21, per uno spettacolo in atto unico scritto e diretto da Lucia Incarbona, dove la donna è protagonista in tutta la sua forza e potenza.

Le attrici Arianna Scuteri, Sofia Ciofalo, Ornella Mormile e Vincenza Grazia Renda, accompagnate dalle musiche originali di François Agnello, intepreteranno quattro donne: Proserpina, la Baronessa di Carini, la Vecchia dell’aceto ed Ersilia.

Quatto personaggi del mito, della storia e della letteratura siciliana, che ritornano misteriosamente sulla terra per raccontare alcuni momenti del loro triste e drammatico destino di violenza e solitudine.

Proserpina, rapita e presa in moglie da Ade, Dio degli inferi, è costretta ad abbandonare la madre e la sua terra per vivere nel buio e nel regno dei morti. La visita di Ecate, unica dea ammessa nel tenebroso paese, le svela l’inganno dei chicchi di melograno, che mangiati, obbligano l’eterno ritorno nel mondo dei morti e il patto di concederle ogni sei mesi, la sua risalita in superficie.
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La Baronessa di Carini, Laura Lanza, vittima del primo femminicidio della storia, ci racconta il dramma di una ragazza data in sposa ad un marito non voluto, il nobile Vincenzo La Grua, lo strazio di una madre per la morte del primo figlio, il disperato amore clandestino per il romantico Ludovico. Il 5 dicembre del 1563 viene sorpresa ed uccisa nel castello di Carini, insieme all’amante.

La Vecchia dell’aceto, Giovanna Bonanno, impiccata ai Quattro Canti alla fine del ‘700, uccideva con un veleno per pidocchi che non lasciava alcuna traccia sulla vittima. Alla sua mano fecero ricorso molte donne per liberarsi da mariti violenti, uomini prepotenti o amanti scomodi. La fattucchiera non si arricchì, ma la sua fama le regalò una corda al collo che diede silenzio a molti dei misteri di Palermo.

Ersilia, personaggio di Pirandello in “Vestire gli ignudi”, è la voce della dolorosa tragedia dell’amare. Abbandonata prima dal fidanzato e dopo accusata e scacciata dall’amante, padre della bambina che accudiva, Ersilia, si avvelena. Salvata da un giornalista, racconta la sua storia di sposa promessa rifiutata, nascondendo il dramma a casa del console. Scoperta cade nella disperazione e decide di uccidersi per ribellarsi al cinico gioco dell’amore e dell’ipocrisia.

Si potrà accedere al Concept store realizzato da CoopCulture, con un angolo bistrot ideato con Illy dove poter assaggiare prodotti a Km 0 e i piatti pensati appositamente per il Cafè da Freschette, dalla pasticceria Costa, Panificio Graziano, La Drogheria del Buongusto, accompagnati dai vini Tasca d’Almerita, Baglio di Pianetto e Planeta.
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