"Where beauty softens your grief": mostra fotografica di Gianni Cipriano sulle opere di Owens

"Funeral", foto di Gianni Cipriano
All'interno della cripta di San Matteo è esposta "Where beauty softens your grief", mostra fotografica di Gianni Cipriano inserita all’interno della programmazione di Palermo Capitale della Cultura. Le immagini mostrano il lavoro di Isaiah Owens, tanatoesteta di Harlem (New York) che, con l’aiuto della cosmesi, cancella le offese della morte, aiutando i congiunti ad affrontare con più dolcezza il dolore.
Owens è un artista e i cadaveri sono le sue opere. Le foto di Gianni Cipriano, inaspettatamente vivide e cariche di colore, presentano la morte da una diversa prospettiva, portando lo spettatore a riflettere sul valore consolatorio della bellezza.
All’esposizione si affianca un imperdibile ciclo di Seminari e di Gruppi esperienziali curati e organizzati dal gruppo L’Acrobatica del morire, nato entro il Laboratorio di Gruppoanalisi di Palermo, con il patrocinio il contributo dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, dell’associazione Amici dei Musei Siciliani, della Samo Onlus (Società per l’Assistenza del Malato Oncologico) e della Coirag (Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi).
L’obiettivo è promuovere un pensiero riflessivo sul tabù sociale della morte per tornare a considerarla nella sua cornice naturale ed esistenziale e ad inserirla entro una dimensione di dialogo e di condivisione collettiva.
Owens è un artista e i cadaveri sono le sue opere. Le foto di Gianni Cipriano, inaspettatamente vivide e cariche di colore, presentano la morte da una diversa prospettiva, portando lo spettatore a riflettere sul valore consolatorio della bellezza.
All’esposizione si affianca un imperdibile ciclo di Seminari e di Gruppi esperienziali curati e organizzati dal gruppo L’Acrobatica del morire, nato entro il Laboratorio di Gruppoanalisi di Palermo, con il patrocinio il contributo dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, dell’associazione Amici dei Musei Siciliani, della Samo Onlus (Società per l’Assistenza del Malato Oncologico) e della Coirag (Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi).
L’obiettivo è promuovere un pensiero riflessivo sul tabù sociale della morte per tornare a considerarla nella sua cornice naturale ed esistenziale e ad inserirla entro una dimensione di dialogo e di condivisione collettiva.
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