"Wild Relatives": il film di Jumana Manna al Garage Arts Platform di Enna
Il Garage Arts Platform di Enna presenta il film "Wild Relatives" di Jumana Manna. Si tratta del primo film del ciclo di proiezioni "cinema degenere" a cura di Manuela Schininà presso il Garage. Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Nelle profondità sotto il permafrost artico semi da tutto il mondo vengono immagazzinati nel Svalbard Global Seed Vault, la banca mondiale dei semi da cui si potrà attingere nel caso di disastri naturali di ingenti proporzioni. "Wild Relatives" parte da un fatto che ha richiamato l’attenzione dei media internazionali: nel 2012 il centro di ricerca sull’agricoltura ICARDA fu costretto a lasciare Aleppo ed a trasferirsi in Libano, quando scoppiò la guerra civile in Siria dopo la rivoluzione.
Cominciò cosi un laborioso di riorganizzazione e semina proprio grazie ai semi un tempo inviati da Icarda alla banca mondiale dei semi di Svalbard. Un intreccio di incontri e relazioni umane e biologiche si snoda e prende forma lungo il viaggio dei semi dalla Norvegia al Libano. "Wild Relatives" mostra la struttura che unisce una missione di respiro mondiale con la sua realizzazione a livello locale nella Valle della Beqaa, portata avanti in gran parte grazie al lavoro di giovani donne migranti.
Con un ritmo meditativo e paziente Jumana Manna testimonia la tensione tra lo stato e l’individuo, tra l’approccio industriale e naturale alla salvaguardia dei semi, tra biodiversità e cambiamento climatico. Il film ha debuttato alla Berlinale 2018, sezione Forum, ed ha partecipato durante l'ultimo anno a diversi festival di rilevanza internazionale a Copenhagen, Sheffield, Parigi, Bergen e al Festival del Cinema Medioambiental delle Canarie (FICMEC). È stato programmato inoltre alla Tate Modern (Londra) a Vienna (Viennale), e all'ar/ge Kunst di Bolzano.
Nelle profondità sotto il permafrost artico semi da tutto il mondo vengono immagazzinati nel Svalbard Global Seed Vault, la banca mondiale dei semi da cui si potrà attingere nel caso di disastri naturali di ingenti proporzioni. "Wild Relatives" parte da un fatto che ha richiamato l’attenzione dei media internazionali: nel 2012 il centro di ricerca sull’agricoltura ICARDA fu costretto a lasciare Aleppo ed a trasferirsi in Libano, quando scoppiò la guerra civile in Siria dopo la rivoluzione.
Cominciò cosi un laborioso di riorganizzazione e semina proprio grazie ai semi un tempo inviati da Icarda alla banca mondiale dei semi di Svalbard. Un intreccio di incontri e relazioni umane e biologiche si snoda e prende forma lungo il viaggio dei semi dalla Norvegia al Libano. "Wild Relatives" mostra la struttura che unisce una missione di respiro mondiale con la sua realizzazione a livello locale nella Valle della Beqaa, portata avanti in gran parte grazie al lavoro di giovani donne migranti.
Con un ritmo meditativo e paziente Jumana Manna testimonia la tensione tra lo stato e l’individuo, tra l’approccio industriale e naturale alla salvaguardia dei semi, tra biodiversità e cambiamento climatico. Il film ha debuttato alla Berlinale 2018, sezione Forum, ed ha partecipato durante l'ultimo anno a diversi festival di rilevanza internazionale a Copenhagen, Sheffield, Parigi, Bergen e al Festival del Cinema Medioambiental delle Canarie (FICMEC). È stato programmato inoltre alla Tate Modern (Londra) a Vienna (Viennale), e all'ar/ge Kunst di Bolzano.
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