Uwe Jantsch, un austriaco di casa alla Vucciria
Uwe alla Vucciria è di casa. Per lui, artista straniero d’oltralpe, la casba del centro città è stata una folgorazione. La miseria, la fame, la sporcizia, un tempo che sembra seguire propri personalissimi ritmi, facce, nasi, occhi, bocche di gente tenerissima e feroce, ospitale e diffidente, sono continuamente fonte d’ispirazione. Nascono così installazioni personalissime come quella catturata da questo scatto. Cassonetti dell’immondizia spostati in strada, bottiglie di plastica e vetro sparse per terra, resti di mobili sfasciati fanno da altare ad una croce di cassette di plastica e legno eretta sul primo piano di una casa senza tetto né prospetto in piazza Garaffello. Difficile credere che mai forma d’arte, in queste zone, sia stata così autentica.
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