SPORT
A 15 anni è già Campione d'Europa, Claudio: super atleta siciliano che sogna le Olimpiadi
Figlio (e fratello) d'arte, il giovanissimo atleta nisseno campione di pesistica ha già ben chiari quali sono i suoi obiettivi. E adesso per lui inizia una nuova avventura romana
Claudio Scarantino
Lo sa bene Claudio Scarantino. La sua storia è davvero incredibile.
Campione d’Europa Under 15 di sollevamento pesi. Mentre i più dei suoi coetanei oscilla tra giochi on line, piattaforme e sogni da influencer, lui pensa in grande e punta in alto. A 15 anni ha ben chiari quali sono i suoi sogni ed i suoi obiettivi.
Grande impresa per un giovane ragazzo che pur di traguardare il podio, anche durante il lockdown si allenava alle 7.00 del mattino nel garage di casa. E dopo il lockdown, le sessioni di allenamento erano due. Una prima delle lezioni, poi andava a scuola e dopo le lezioni e lo studio, seconda seduta.
Claudio è figlio d’arte, il che significa lavorare il triplo perché le aspettative e gli standard sono alti quando c'è una tradizione di famiglia alle spalle. E poi il bilanciere e la pedana sono giudici inflessibili che si conquistano solo con il duro lavoro di preparazione.
Agli europei in Polonia, Claudio già in precedenza aveva conquistato tre ori nello strappo con 99 kg, mentre nello slancio con 123 kg e nel totale con 222 kg. Anche il piccolo schermo si è accorto di questo super atleta sin dalla semifinale di Tu si que vales del 2019 dove si è esibito in una dimostrazione davvero singolare e con lui il fratello Mirco Scarantino.
Quando lo intervisto è tangibile l'emozione e lo sguardo orgoglioso di suo padre Giovanni, campione e tecnico della Nazionale di sollevamento pesi, che guarda Claudio durante l'intervista con orgoglio.
Prima di Claudio, già Mirco è un Campione affermato del sollevamento pesi. Mancano pochi giorni e questo giovane atleta inizierà il nuovo e definitivo percorso a Roma. Così lo incontriamo nella sua scuola, il liceo Scientifico Alessandro Volta di Caltanissetta, dove prima di partire saluta i suoi compagni di classe.
E quando gli chiedo come sono stati questi ultimi due anni mi risponde con gli occhi che gli brillano di vita.
«Ho dato tutto quello che potevo dare, ho raggiunto un grande traguardo - racconta -. Ho vinto tre titoli italiani, poi un campionato europeo, lì è stato davvero duro. Ho fatto 4 mesi di preparazione però ringraziando a Dio abbiamo raggiunto questo obiettivo e poi l'ultimo, l'ultima gara che abbiamo fatto.
Sono stati tre assoluti dove mi sono classificato terzo ed è stato davvero una grande chiusura dell'anno, ora testa bassa e pedaliamo!».
Dal 3 gennaio per lui inizia una nuova avventura e partirà in nazionale permanente con la Federazione Italiana pesistica.
Così tra i corridoi della sua scuola saluta i docenti, i compagni di classe, il dirigente dell'istituto dove si è trovato bene anche grazie ad un lavoro sinergico tra famiglia e scuola.
Ricorda con emozione quando tornato dagli europei, lo hanno accolto festeggiando. Dei suoi 22 compagni di classe ha solo ricordi belli e dice di loro che sono ragazzi fantastici.
Quando gli chiedo cos'è per lui la pesistica dice senza pensarci due volte: «È un dono di famiglia, l'abbiamo nel DNA. E poi è lo sport dove ti sfoghi, ti liberi, ti fa sentire bene. È davvero fantastico e spero che lo facciano anche tante altre persone!».
E quando gli chiedo come sta vivendo questo nuovo cambiamento che avverrà ad inizio gennaio, ci spiega che per lui sarà una grande opportunità che vive con responsabilità perché nel suo cuore c'è il grande sogno di vivere un'Olimpiade e conclude "Punteremo a quello e speriamo di far contenti papà e Mirco".
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