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Chiacchiere al telefono anti-solitudine: a Palermo c'è un centro d'ascolto gratuito

Un gruppo di volontari di Palermo ha istituito uno sportello d'ascolto dedicato a chiunque ha bisogno di un conforto in questi giorni di isolamento anti-Covid19

  • 20 marzo 2020

I volontari del Mif di Palermo

Se restare a casa è la soluzione più efficace per arginare il contagio da Coronavirus, nella speranza comune che tutto torni alla normalità prima possibile, è vero anche però che la noia e la solitudine di questi tempi sono due brutte bestie da combattere, soprattutto per i soggetti più anziani o per chi la sua quarantena la sta affrontando da solo a casa.

E per alleviare questo senso di isolamento e solitudine un gruppo di volontari di Palermo ha istituito l’iniziativa sociale Una linea contro la solitudine.

Uno sportello d’ascolto telefonico dedicato a chiunque, durante questi giorni di clausura, abbia bisogno di confrontarsi su banali problematiche quotidiane o desideri ricevere conforto grazie ad una semplice (quanto mai vitale) chiacchierata, o anche solo per far passare il tempo più velocemente.

I volontari fanno parte del Mif (Minori, Immigrati e Famiglie), un’associazione di promozione sociae costituita da diversi professionisti, tra medici, farmacisti, avvocati, ingegneri, pedagogisti, architetti, amministratori di condominio, che mettono gratuitamente a disposizione delle fasce più deboli e delle realtà più disagiate le loro competenze secondo una logica multidisciplinare, per dare una mano sociale alla collettività (ne abbiamo già parlato in questo articolo).
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Insomma un consultorio gratuito per la tutela dei diritti di tutti che, per dare manforte e sostenere chi soffre gli effetti della quarantena, ha deciso di attivare questo sportello d'ascolto telefonico.

Tutti i giorni, dalle 15 alle 18, chiamando al numero telefonico 331 125 3780 sarà possibile parlare con uno dei volontari del consultorio Mif che ascolteranno e supporteranno, seppur attraverso la cornetta, chi ha bisogno di essere ascoltato in questo difficilissimo momento in cui, un isolamento forzato, può generare ansie, preoccupazioni e disagio.

«Il Coronavirus e i recenti provvedimenti presi dal governo italiano ci stanno costringendo a vivere un’esperienza mai provata prima - dicono i volontari Mif - che ci richiede di rinunciare alle relazioni con il mondo esterno e a tutta la dimensione corporale con cui gli uomini esplorano molti aspetti della loro vita.

In tanti in questo momento molte persone soffrono perché sono separati dalle persone che amano, e la separazione degli affetti è soltanto una delle conseguenze più terribili del virus che ci sta assediando, così per venire incontro a questo crescente disagio diffuso abbiamo cercato, anche noi nel nostro piccolo, di essere d’aiuto alla collettività creando questo sportello di ascolto telefonico aperto a tutti».

Quindi, no agli abbracci e ai contatti ravvicinati, no ai saluti e alle strette di mano. Sì a restare a casa e, perché no, a passare il tempo chiacchierando al telefono.
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