SPORT
Concluso il "Mediterraneo Antirazzista": da Palermo in partenza una carovana per Riace
Il concerto del Mayday è servito per sostenere la Mare Jonio e per supportare il viaggio di 54 giovani palermitani verso Riace dove si disputeranno i "Mondiali Antirazzisti"
Mediterraneo Antirazzista 2019 al Velodromo Paolo Borsellino (foto di Giuseppe Mazzola)
Una edizione speciale, molto partecipata e sentita, ma anche faticosa per avere fortemente spinto l'attenzione sugli spazi di quartiere, affinché vengano recuperati e restituiti alla città. Sforzi che sono stati ripagati, anche grazie ad un dialogo costante tra cittadini, associazioni e istituzioni comunali. Quest'anno la manifestazione sportiva "Mediterraneo Antirazzista" ha voluto supportare e raccontare cosa succede nel mar Mar Mediterraneo affrontando i temi attuali che solcano i confini dell'Isola per arrivare al Governo Nazionale.
Simbolico è stato il grande concerto del Mayday con artisti di fama internazionale che si sono esibiti davanti un'ampia platea di circa 5mila persone regalando una giornata di musica indimenticabile a Palermo e che ha permesso un sostegno in termini economici molto forte non solo per la Mare Jonio e Mediterranea ma anche per il viaggio di 54 giovani palermitani che hanno partecipato al "Mediterraneo Antirazzista" di Palermo che dalle varie periferie della città, in pulman, andranno a Riace per i "Mondiali Antirazzisti" in programma dal 4 al 7 luglio.
La Reset e lo staff dell'assessorato al Decoro hanno recuperato il campetto del Borgo Vecchio. Un grazie speciale per il supporto a questa dodicesima edizione gli organizzatori ci tengono a farlo al CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo) e alla Caritas di Palermo.
L'impegno del "Mediterraneo Antirazzista" non si ferma, l'amministrazione comunale ha avviato dei tavoli di dialogo tecnici con lo Iacp per campi abbandonati e in disuso e si sta lavorando per renderli pubblici ed essere restituiti ai vari territori come il campo in via Calandrucci al Cep e i campi Opian dello Zen.
«L'impegno assunto dall'amministrazione comunale non si deve fermare qui - dicono gli organizzatori del Mediterraneo Antirazzista - anche se la manifestazione è finita si deve continuare il percorso intrapreso sulla riqualifica degli spazi abbandonati delle periferie, la migliore risposta che si può dare a chi continua a offendere la memoria di Peppino Impastato è riconsegnare il campo di calcio, attualmente di proprietà dello Iacp, al quartiere Cep facendolo diventare pubblico, così come chiedono da anni i ragazzi dell'associaizone San Giovanni Apostolo e la Scuola Saladino».
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