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Da 30 anni insegna che lo sport è per tutti: la prof che fa ridere i bimbi in Sicilia

La prof Elena Avellone premiata per l’altissimo contributo offerto allo sport, all’educazione e alla promozione dei valori etici e sociali attraverso la sua vita

Jana Cardinale
Giornalista
  • 7 luglio 2025

La prof Elena Avellone

«Quello che mi entusiasma di più è il sorriso dei bambini e dei ragazzi che si conferma nell’attività che si sta facendo per loro. È chiaro che relazionarmi con le Istituzioni mi onora e in questi anni di occasioni ce ne sono state tante, ma quello che faccio è in un’ottica di servizio e il mio premio più grande è la felicità dei giovani per l’attività motoria, e le soddisfazioni che comporta».

A dirlo è la professoressa Elena Avellone, Delegata Provinciale di Trapani del CONI, con una lunga attività alle spalle legata allo sport e un impegno attuale costante, per il grande amore verso quello che è diventato uno stile di vita.

Elena Avellone, di Paceco, ha insegnato Educazione Fisica dopo il diploma all’ISEF, e successivamente si è specializzata nel sostegno, cui si è dedicata per circa trent’anni mettendo al centro le persone con disabilità.

Oggi viene identificata in modo unanime per l’altissimo contributo offerto allo sport, all’educazione e alla promozione dei valori etici e sociali attraverso la sua vita, interamente dedicata al servizio della comunità.

Con uno straordinario percorso umano e professionale, che affonda le radici nella sua città, Paceco, dove sin da giovanissima ha promosso il minibasket nelle scuole e sviluppato i primi centri Olimpia del CONI, Elena Avellone ha saputo coniugare la competenza tecnica, l’impegno educativo e l’inclusione sociale.

La sua lunga militanza nel mondo sportivo, dapprima come atleta e poi come formatrice, docente e dirigente, ha inciso profondamente sul tessuto sportivo e formativo della provincia di Trapani. In oltre trent’anni di attività al CONI, ha ricoperto con autorevolezza ruoli chiave nella formazione dei tecnici sportivi e degli istruttori di base, valorizzando lo sport come veicolo di crescita e coesione.

Ha, inoltre, svolto un lavoro instancabile a favore delle pari opportunità e dell’inclusione delle persone con disabilità, distinguendosi per questo come punto di riferimento etico e professionale in numerosi ambiti federali e istituzionali.

Delegata Provinciale del CONI sin dal 2017, è stata riconfermata per il quadriennio 2025-2028, e rappresenta un esempio di leadership competente e sensibile, capace di unire sport, scuola e comunità in un’unica e solida visione di progresso.

Nei giorni scorsi la professoressa Avellone ha ricevuto un nuovo importante riconoscimento per il suo lungo e apprezzato percorso, ossia il "Premio 91027 - Città di Paceco", proprio per il suo eccezionale impegno e per le sue riconosciute doti umane e il segno indelebile lasciato nello sport e nella società civile.

Il suo primo pensiero è andato agli inizi, e a sua madre: «Ho iniziato a 6 anni a fare sport e lo devo a mia mamma – dice - che insegnava, e che mi ha consigliato di iniziare a seguire i corsi di mini basket che avrebbe tenuto una sua collega.

Io onestamente nemmeno conoscevo la disciplina, ma ho accettato, e oggi ricordo i sacrifici fatti da lei in primis, e successivamente anche da mio padre, che allo stesso modo mi è stato accanto, perché a quei tempi per andare da Paceco alla palestra "Dante Alighieri" a Trapani bisognava prendere la corriera, poi camminare a piedi fino alla litoranea e impiegare un po’ di tempo per arrivare.

Fondamentale è stato il sostegno della mia famiglia e dei miei genitori, così come lo è sempre e adesso anche per i ragazzi di oggi».

Sui prossimi impegni racconta che bisognerà vedere e capire cosa verrà deciso per la gestione del CONI anche dai presidenti regionale e nazionale per la futura programmazione, dal momento che il nostro territorio vive, com’è noto, una condizione di marginalità in tutto e, quindi, anche nello sport.

Su un messaggio da ribadire, però, non ha dubbi: dare centralità allo sport nella propria vita. «È importante – aggiunge - anche perché fa assumere dei comportamenti che ci danno delle opportunità e possibilità di relazionarci in modo migliore al rispetto di regole.

Gli aspetti valoriali sono fondamentali e lo sport diventa scelta di vita, perché lo si inizia in età precoce e poi lo si può declinare per tutti gli anni a seguire con diversi ruoli: da atleta a giudice e arbitro.

L’impegno è continuare a essere sportivi nell’applicazione della quotidianità oltre che sul campo, e spesso non è semplice. Perché sul campo i competitors hanno delle regole scritte e note da seguire, mentre nella vita le stesse regole vengono interpretate in maniera personalistica. In ogni caso aver fatto sport aiuta sempre».

Oggi la professoressa Avellone è nuovamente alla guida della delegazione provinciale Coni di Trapani, scelta dal comitato regionale Coni Sicilia presieduto da Enzo Falzone, per rappresentare la provincia di Trapani nel quadriennio olimpico 2025-2028.

Ex playmaker della Velo Trapani (gloriosa società di pallacanestro femminile degli anni ’70), ha ricevuto il prestigioso incarico che suggella la sua carriera sportiva ultra quarantennale, dedita alla formazione tecnica e all’attività dirigenziale, per la quale nel 2018, le è stata conferita la Stella d’Argento dal CONI nazionale.

Pur nella difficoltà dei mezzi e delle strutture, Elena Avellone ha continuato a rivolgere le sue attenzioni soprattutto allo sport di base, non disgiunte ovviamente dall’ammirazione e dal rispetto per chi investe nell’alto livello che in questi ultimi anni ha consentito anche al territorio di raggiungere prestigiosi traguardi.
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