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È a mezzaluna e il suo ripieno ti sorprende: il dolce (siciliano) dall'ingrediente insolito

La ricetta dei biscotti a base di un ingrediente apparentemente inusuale. Una delizia pronta stupire chi giurerebbe di avere davanti un normale ripieno al cacao

Francesca Garofalo
Giornalista pubblicista e copywriter
  • 8 maggio 2024

Le 'mpanatigghi di Modica

Una mezzaluna che splende nel panorama delle tradizioni siciliane e racchiude, per nascita, un ingrediente che può decretare venerazione o distacco, pur sempre rispettoso: sono le ‘mpanatigghi.

Biscotti modicani a base di un ingrediente apparentemente inusuale, la carne di manzo; esaltata da spezie e pronta a stupire chi giurerebbe di avere davanti un normale ripieno al cacao.

I possibili artefici di cotanta genialità sarebbero i pasticceri siciliani del XVI secolo vissuti durante la dominazione spagnola del Regno di Sicilia. Non a caso lo stesso nome pare derivi proprio dallo spagnolo "empanadillas-empanada”, così come l’accoppiata carne e cioccolato per conservarla, prerogativa dell'America ispanica. Congettura, però, affiancata ad un altro aneddoto sull’ideazione delle ‘mpanatigghi.

Pare siano nate grazie alle suore di un monastero come gesto di pietà verso i confratelli predicatori, in giro per i conventi e provati dal periodo quaresimale. Così, aguzzato l’ingegno le monache nascondono la carne tritata "proibita" nel dolce al cioccolato, dal consumo invece concesso durante il digiuno.
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Oggi, il dolce a lunga conservazione è preparato non solo nel periodo quaresimale, ma anche tutto l’anno per sorprendere gli avventori che lo provano per la prima volta e i suoi habitué ormai a conoscenza di ogni suo angolo segreto. Ecco, invece, come averlo in casa quando Modica è lontana.

Ingredienti per la frolla
300 gr di farina 00
100 gr di strutto
100 gr di zucchero
6 tuorli
60 gr di acqua
un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno "segreto"
200 gr di manzo o vitello magro macinato
2 albumi
200 gr di cioccolato fondente di Modica
250 gr di mandorle tostate tritate
200 gr di zucchero semolato
1 pizzico di cannella
1 pizzico di chiodi di garofano in polvere
Decorazione
2 cucchiai di zucchero
zucchero a velo q.b

Preparazione della frolla
Una mezzaluna che si rispetti necessita di perfezione per “brillare”, ecco perché è importante armarsi di pazienza per le ‘mpanatigghi. Il primo step è la classica fontana con la farina su una spianatoia con all’interno lo strutto a temperatura ambiente. Impastare e aggiungere lo zucchero, i tuorli, l’acqua e infine un pizzico di sale. Amalgamare fino ad avere un composto liscio e omogeneo; coprirlo e farlo riposare per circa 1 ora in frigorifero.

Preparazione del ripieno
Eccoci, dunque, alla farcitura. La carne di manzo o vitello tritata che va scottata velocemente in padella, fino a farla asciugare. Al composto vanno poi aggiunti il cioccolato di Modica e le mandorle precedentemente tostate (a 200° per circa 10 minuti) entrambi tritati, la cannella e i chiodi di garofano. A parte, invece, montare gli albumi a neve per poi aggiungerli all’impasto della carne sempre amalgamando bene. Farcitura pronta!

Unione di consistenze e sapori
“E la luna bussò dalla porta del frigo”. Trascorso, dunque, il tempo di riposo stendere la pasta con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di circa 2 millimetri. Aiutarsi con un tagliapasta tondo dal diametro di circa 6 cm e disporre su ogni disco uno/due cucchiai di ripieno; bagnare con dell’acqua i bordi e sigillare bene con una forchetta per conferire la tipica forma a mezzaluna. Non dimenticare il tipico taglio su ogni ‘mpanatigghia con delle forbici da cucina, per eliminare l’umidità in cottura.

Disporre poi le 'mpanatigghi su carta forno e far cuocere per circa 15/20 minuti a 180° fino a una leggera doratura. Spolverizzare, infine, prima con zucchero semolato e poi a velo (entrambi in piccole quantità) e servire fredde per un viaggio spaziale.

Abbinamenti
Le ‘mpanatigghi hanno la caratteristica di essere un dolce non troppo zuccherato e aromatico; in questo caso, uno degli abbinamenti ideali è un Marsala, vino bianco liquoroso che va addolcisce di più un’antica esperienza gustativa.
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