BANDI E OPPORTUNITÀ
È il nuovo reddito di inclusione e puoi già chiederlo: i requisiti e come fare domanda
Dal 2024 il reddito di cittadinanza va in pensione e arriva un nuovo strumento di sostegno alle famiglie in difficoltà. Ecco la prima data utile per fare domanda
Una sede dell'INPS
Parliamo dell'assegno di inclusione, introdotto dal governo Meloni e denominato ufficialmente REI, ossia "Reddito di Inclusione".
Se inizialmente il 1° gennaio era la data zero per inoltrare le richieste, il governo ha deciso di anticipare al 18 dicembre 2023 la prima data utile per presentare domanda.
Ma chi può fare domanda e quali sono gli importi previsti dal nuovo assegno?
In questo articolo rispondiamo a tutti i dubbi e facciamo chiarezza.
IN COSA CONSISTE
Il REI è destinato a nuclei familiari con componenti fragili, ideato con una struttura molto simile a quella del reddito di cittadinanza, come chiarito dal Ministero del lavoro, che parla di: "Una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica".
I REQUISITI
Per poter richiedere l’assegno di inclusione è necessario essere cittadini dell’Unione Europea, o che un componente della famiglia sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
Può fare domanda anche un residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della richiesta Il nucleo familiare deve rientrare in questi requisiti: valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro, un valore ISRE non superiore a 3mila euro.
Un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola)
IL BENEFICIO ECONOMICO
L'importo dell'Assegno di inclusione è composto da una integrazione del reddito familiare fino 6.000 euro annui, oppure di 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure con altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
A tale importo, può essere aggiunto un contributo per l'affitto dell'immobile dove risiede il nucleo per un importo pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione (ove regolarmente registrato) fino ad un massimo di 3.360 euro annui, oppure di 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o con altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Tale integrazione non rileva ai fini del calcolo della soglia di reddito familiare.
Il beneficio economico non può essere, comunque, inferiore a euro 480 annui.
Il beneficio è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.
COME FARE DOMANDA
L'assegno può essere richiesto in modalità telematica sul portale dell’INPS, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale.
Per ricevere il denaro è necessario iscriversi al SIISL, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato dall’INPS per favorire l’interoperabilità di tutte le piattaforme digitali dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro.
Il beneficio economico ha decorrenza dal mese successivo a quello di sottoscrizione da parte del richiedente di tale patto di attivazione digitale.
Una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, i componenti dei nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di inclusione sono tenuti ad aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa.
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