TEATRO
"Incontrarsi nel conflitto": il Teatro dell’Oppresso alla Baia del Corallo
Roberto Mazzini guiderà i partecipanti a sviluppare l’auto-riflessione sulle proprie modalità comunicative ed emozionali, per capire le ragioni della contro parte, a sciogliere le "meccanizzazioni" fossilizzate nella "maschera sociale".
Pur toccando aspetti emotivi e personali, il Teatro dell’Oppresso non si pone come terapia, ma come un metodo che vuole sviluppare maggiore consapevolezza sulle proprie forme comunicative, verbali e non verbali, sugli aspetti emotivi e sulla loro gestione, sulla capacità di avere uno sguardo che accolga e integra l’altro.
I laboratori sono partecipativi, aperti, nel senso che prenderanno direzioni diverse a seconda dei feed-back del gruppo, evolvono continuamente adoperando tecniche adeguate al percorso, in particolare dibattiti, riflessioni, giochi ed esercizi.
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