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Ha trasformato una passione in un lavoro da sogno: chi è Giulia, videogamer di Palermo

Sono tanti i creator e le personalità siciliane che da anni raccontano e divulgano questo mondo, promuovendo anche una nuova tipologia di cultura

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 30 maggio 2023

Giulia Migliore

Sono molti i giovani siciliani che ogni anno si allontanano dall’isola, alla ricerca di un lavoro come per lo studio che possa permettergli di vivere una vita densa di successi.

Non tutti ovviamente ce la fanno e sono molti anche coloro che si trasferiscono o ritornano in Sicilia, che posta al centro del Mediterraneo continuerà sempre ad essere l’approdo perfetto dei nostalgici e di chi si lascia trascinare dai sogni.

Tra le molte giovani eccellenze che sono nate in Sicilia e che hanno trovato il modo di affermarsi nel loro specifico campo, ottenendo diversi successi, abbiamo anche Giulia Migliore, per anni collaboratrice per diverse testate di gaming, social media specialist e oggi conduttrice di uno degli eventi più importanti nell’ambito degli esports.

Giulia è nata a Palermo e come molte giovani ragazze della generazione a cavallo degli anni Novanta è una videogiocatrice.

A differenza però di molti altri giovani che smettono di giocare una volta giunti all’università, lei ha continuato a maturare la sua passione mantenendo un certo interesse verso i videogiochi, decidendo tra l’altro che potessero anche far parte della sua futura professione, iniziando a scrivere per riviste come Games Princess, Eurogamer.it e Tech Princess.
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Come ci ha infatti ben spiegato dettagliatamente, il mondo del gaming l’ha sempre affascinata e dopo essersi iscritta all’università molto velocemente si è resa conto che c’erano molte possibilità in questo campo, con l’avvento delle piattaforme di streaming come Twich e l’avvento delle manifestazioni sportive competitive dei videogiochi multiplayer più in voga.

Mentre perciò continuava a dare gli esami all’Università di Palermo, anche se non sapeva bene come unire il suo studio alle sue passioni, è cresciuto in lei il desiderio di divenire un host, ovvero la presentatrice ufficiale di alcune delle competizioni più importanti.

Possiamo immaginare un host come il frontmeno la frontwoman in questo caso - di un programma televisivo, con la grossa differenza che in questo caso il volto dell’host diventa rispettivamente anche il "volto" della competizione sportiva che esso presenta, commenta e rappresenta.

Un po' come se Ilaria D’Amico o Monica Bertini divenissero il volto ufficiale della seria A in Italia. La strada per divenire un host tuttavia non è un percorso facile.

Innanzitutto quindi Giulia ha dovuto districarsi in un nuovo mondo, nato solo pochi anni fa, e ha cercato di accrescere le proprie competenze, recensendo giochi e gestendo le community di diversi titoli.

Ha lavorato poi per anni come Social Media Manager, un lavoro che insieme al giornalismo videoludico gli ha insegnato a dialogare con i fan e gli addetti ai lavori, un aspetto estremamente importante per coloro che sono intenzionati a guidare una manifestazione sportiva.

L’opportunità però più grande è arrivata nel 2021 quando PG Esports - la compagnia leader del settore degli esport in Italia - ha deciso di ingaggiarla per l’edizione estiva del PG Nationals, il campionato italiano ufficiale di League of Legends.

LOL è un videogioco online del genere MOBA, nato nell’ormai lontano 2009. È uno dei titoli più giocati della storia e a partire dal 2011 è divenuto l’oggetto di una delle competizioni più seguite inerenti i videogiochi, risultando anche fra quelli che hanno il montepremi più ricco.

Sviluppato da Riot Games, LOL è persino sbarcato nel mondo dell’animazione e delle serie televisive nel corso del 2021, con la pubblicazione della rinomata e premiata serie Arcane che ha permesso a nuovi fan di scoprire il mondo di gioco.

Parallelamente, LOL è anche uno dei titoli preferiti di Giulia Migliore e forse non sarà un caso che, dopo la presentazione dei PG Nationals del 2021, sia stata richiesta per condurre le Semifinali e le Finali dei Mondiali dello stesso anno e abbia continuato a presentare altri eventi correlati al gioco, come la Finale dal vivo del Summer Split del PG Nationals 2022.

A seguito del suo percorso lavorativo, che si presume essere solo all’inizio, Giulia ovviamente è stata costretta ad allontanarsi sempre più frequentemente dalla sua città, Palermo, per trasferirsi in Lombardia.

Questo perché, come spesso capita in Italia, il Sud è molto indietro riguardo alle potenzialità lavorative inerenti al mondo del gaming, dallo sviluppo dei videogiochi alla stessa editoria.

Per non parlare degli esport, che seppure nel mondo hanno cominciato ad attrarre milioni di persone in più rispetto ad alcuni sport classici, in Italia vengono ancora considerati stupidamente dalla maggioranza delle persone alla stregua di un evento per bambini, quando in realtà si dimostrano ogni anno dei veri e propri eventi.

La situazione sta però rapidamente cambiando. Come ci dimostra la storia di Giulia, anche in Sicilia sempre più persone cominciano a seguire e ad appassionarsi al mondo del gaming in maniera molto più intensa rispetto a come si farebbe per un semplice hobby.

Sono tanti infatti i creator e le personalità siciliane che da anni raccontano e divulgano questo mondo, promuovendo anche una nuova tipologia di cultura che è incredibilmente densa di contenuti artistici e morali.

E a stupire molti degli scettici è soprattutto il numero sempre crescente di giovani videogiocatrici che, continuando con gli studi, iniziano effettivamente a svolgere una professione correlata parallelamente ai videogiochi. Essere host infatti è solo una delle possibili esperienze che si possono trovare, rimanendo anche in Sicilia e approfondendo questo mondo.

Si possono infatti scrivere articoli o divenire una content creator come ha fatto Giulia per qualche tempo, ma anche divenire una svilupattrice, lavorare come cosplayer o divenire un recensore di videogiochi su YouTube.

Anche divenire una promoter, un'artista o una sceneggiatrice per le aziende videoludiche sono delle possibili opzioni. E per quanto questo ambiente possa sembrare ancora molto chiuso o sessista nei confronti del genere femminile, l’esperienza di Giulia ci consente di osservare come la bravura, la professionalità e la passione sono le qualità che permettono a tutti di trovare la propria strada, al di là dei preconcetti precostruiti che in molti hanno nei confronti delle nuove professioni e delle nuove competenze, nell’era del mondo digitale.
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