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Ha un nome buffo e in Sicilia esiste davvero: dov'è il bosco di "Costa Raja - Scannagrillo"

Un luogo nascosto tra i Monti di Gibellina, difficile da raggiungere perché mancano le indicazioni. Per trovarlo bisogna essere pieni di volontà e rispetto verso la natura

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 19 marzo 2023

Bosco di Raja - Scannagrillo

Ogni anno, puntualmente, il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale redige il Programma Regionale per quantificare le aree boscate siciliane. Un’ampia estensione che occupa circa 515.580 ettari di cui ben 156 mila sono gestiti dal Demanio Forestale.

Il Bosco di Raja - Scannagrillo è esteso per 115 ettari. Un luogo nascosto tra i Monti di Gibellina.

È difficile "espugnare" la riserva e bisogna essere armati di volontà, rispetto verso la natura e un’innata capacità di orientamento. Costa Raja è il nome della zona (rurale) che appartiene e rientra nei confini del paese di Gibellina.

Raggiungere il bosco è alquanto complicato perché mancano le indicazioni e si trova isolato nella parte centrale della provincia di Trapani.

È lontano dai centri urbani e circoscritto dietro la sua bellezza naturale. Si possono abbandonare i mezzi (per gli appassionati di trekking) lungo il divieto di transito della statale 119 e continuare a piedi sotto i monti. Percorsi un paio di chilometri si raggiunge una biforcazione.
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Si prosegue verso Camporeale, Poggioreale e Salaparuta (con tracciato in asfalto) e in lontananza, è visibile il bosco. A quel punto, bisogna percorrere una stradina in sterrato fino all’inizio della salita per la vetta del monte omonimo (657 metri).

Si scorge una vasta vallata ornata da alcuni rilievi. Questi adottano una forma diversa, particolare e dipingono il cammino dei visitatori. Il demanio è costituito da due corpi distanti uno con l’altro. Una volta entrati, un cartello (sbiadito e malconcio) presenta le caratteristiche dell’intera area.

Una strada in pendenza porta sino ai 600 metri circa di altezza e per chi, vuole provare l’adrenalina di raggiungere la vetta, è possibile seguire un tracciato nel bel mezzo della vegetazione folta. Finalmente si tocca con mano la cima del Monte Raja.

Si apre improvvisamente un quadro ambientale inimmaginabile all’inizio e, tra le campagne gibellinesi, si intravede in lontananza anche il Monte Bonifato. Il tracciato sterrato non è lungo ma confida in pendenze importanti.

La zona presenta diverse chiarìe (parti dove scarseggiano gli alberi) ed è formato prevalentemente da conifere con qualche esemplare di eucalipto e frassino. Una vegetazione “giovane” di circa 20-30 anni divisa in bosco e sottobosco.

Scesi dalla vetta e raggiunta la via d’uscita, i volenterosi possono cimentarsi nel secondo percorso (in salita) per raggiungere la torretta della forestale.

Una fatica supportata dall’obiettivo finale: toccare una seconda asperità e inquadrare le campagne trapanesi e alcuni piccoli borghi rurali. Il bosco rientra tra le zone di congiungimento (insieme ad altri monti) con orientamento NE-SW (all’incirca) di sviluppo dello spartiacque destro del fiume Belice una volta raggiunto il territorio trapanese.

Il bosco è sprovvisto di area attrezzata e quei comfort che si trovano in altre aree demaniali. La sua posizione complicata lo rende incontaminato e mantiene quei lineamenti selvaggi rari. Difatti, l’unica possibilità di approvvigionamento idrico è rappresentato da una vascone in terra di circa 1000 metri cubi.

Il Bosco di Raja - Scannagrillo racchiude piccoli angoli di emozione pura. Un forte concentrato di macchia mediterranea sparsa e dislocata su un’area ondeggiante composta da saliscendi.

Tracciati disegnati nel mezzo della vegetazione mentre i suoni della natura echeggiano nel silenzio. Una regione, quella siciliana, musa ispiratrice di ambienti naturali fantastici.
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