CURIOSITÀ
Il 21 febbraio è la "Giornata della Lingua Madre": com'è nata e che c'entra il siciliano
Ogni persona dovrebbe avere diritto all’istruzione nella propria lingua materna. Si stima che tale diritto venga precluso a circa il 40% della popolazione mondiale
Il termine "Azzizzàrisi" viene dall'aggettivo "zizzu" ossia elegante (fonte: Cademia Siciliana)
Era in atto una manifestazione di protesta "linguistica". infatti, quattro anni addietro il governo del Pakistan, a cui allora il Bangladesh apparteneva, aveva dichiarato l'urdu come unica lingua nazionale del Pakistan, ignorando il fatto che in una gran parte del Paese la lingua madre fosse il bengalese.
Il 9 gennaio del 1998 due bengalesi residenti in Canada scrissero al Segretario dell’ONU, Kofi Annan, chiedendo di istituire una Giornata Internazionale della Lingua Madre al fine di salvare le lingue del mondo dal rischio di estinzione.
Il 17 novembre 1999 l’Unesco annuncia di istituire la Giornata Internazionale della Lingua Madre proprio in tale giorno, cosicché, a partire dal 2000, ogni anno il 21 febbraio si celebra tale ricorrenza, al fine di promuovere la consapevolezza della diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, in un’ottica di comprensione e dialogo tra le diverse culture.
Quello di quest’anno è "L’educazione multilingue è un pilastro dell’apprendimento intergenerazionale". Ogni individuo dovrebbe avere diritto ad aver impartita l’istruzione scolastica nella propria lingua materna; si stima che attualmente tale diritto venga precluso a circa il 40% della popolazione mondiale.
Sono numerosi in tutto il mondo gli eventi che si organizzano per celebrare tale giornata.
Persino in Italia, paese "glottofobo" per eccellenza dove - per ragioni storico-politiche, amplificatesi con l’Unità d’Italia - l’istruzione scolastica nella propria lingua madre è stata negata alla stragrande maggioranza delle persone, si celebrano vari eventi.
In questa data Palermo, presso Palazzo Reale, sede del più antico Parlamento del mondo e del Re del Regno di Sicilia, alla cui corte, ai tempi di Federico II, fiorì la scuola poetica - in cui si usò sistematicamente il siciliano, primo volgare, in quello che oggi è il territorio dello Stato italiano, a essere assurto a lingua letteraria - avrà luogo il convegno dal titolo "Come valorizzare la lingua siciliana? 10 proposte operative", organizzato dalla confederazione di associazioni denominata AUCLIS.
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