NUOVI SPAZI
Il ponte (pedonale) e il terrazzo vegetale al Foro Italico: rinasce la Palermo "lato mare"
Tre maxi-progetti per riqualificare il waterfront della città: da via Crispi fino alla foce del Fiume Oreto. Risorge pure l'antica passeggiata alla Marina. Tutti i dettagli
È la città che prova a riappropriarsi del suo mare e a ridefinire i rapporti con esso. Una Palermo che vuole "vivere" il suo mare, rendendolo più vicino e "partecipe" alla sua quotidianità urbana.
Dopo il Palermo Marina Yachting nel molo trapezoidale, ribattezzato come il "quartiere d'acqua" di Palermo, e la passeggiata di Sant'Erasmo (inaugurata una settimana fa, giovedì 4 luglio), sono tre i prossimi interventi che ridisegnano il volto del "fronte mare" che va dal Porto fino alla foce del Fiume Oreto.
Si tratta di tre maxi-progetti previsti da un accordo operativo firmato tra l'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale e il Comune (in cui si individuano i settori di intervento di comune interesse, in modo da disciplinare congiuntamente i lavori di competenza di entrambi).
Primo progetto: gli interventi in via Crispi
Il primo progetto riguarda sostanzialmente via Francesco Crispi e prevede una serie di opere per decongestionare il traffico nell’area limitrofa al porto commerciale di Palermo (via Francesco Crispi e via dell’Arsenale) e il miglioramento della viabilità.
Le opere principali da realizzare riguardano la costruzione di una passerella pedonale di collegamento tra la nuova interfaccia città-porto e la via Emerico Amari, per migliorare l’accessibilità dei passeggeri alla città e alleggerire quindi il traffico zona porto, una (notevole) riduzione e risagomatura dello spartitraffico centrale e pure una nuova rotonda stradale lungo via Crispi.
Allo stesso modo, nel progetto sono inclusi anche il rifacimento del manto stradale, inclusi i marciapiedi, da via Duca della Verdura fino a via F. Patti e del marciapiede lato mare di via Crispi nelle aree comprese tra la stazione metro porto e la Capitaneria di Porto.
In questo caso, il finanziamento è di 12 milioni di euro. Le risorse derivano dal programma FSC 21/27, a titolarità della Regione siciliana, assegnate al Comune di Palermo che, con il nuovo accordo siglato, trasferirà il ruolo di stazione appaltante all’Autorità Portuale (che dunque si occuperà di tutta la procedura che riguarda le gare e gli appalti dei lavori).
Secondo progetto: il Foro Italico "terrazzo vegetale" sul mare
Il secondo maxi-progetto riguarda il concorso internazionale di idee, indetto dall'Autorità portuale, per la progettazione di una porzione del waterfront urbano di Palermo.
L’obiettivo consiste nell’elaborazione di idee tra cui selezionare poi i progetti migliori per ridefinire l’interfaccia urbana del Foro Italico, il molo sud (porto storico della Cala), la foce del fiume Oreto e una porzione della Costa Sud.
L’area oggetto del concorso è dunque la porzione del waterfront urbano che si estende dal porto storico della Cala fino alla prima parte della Costa Sud, fino allo Stand Florio (punto di delimitazione).
L’area, eterogenea sia dal punto di vista storico che funzionale, nel tempo ha rappresentato, e in parte continua a farlo, un importante ambito urbano legato alla fruizione del mare.
Il porto della Cala, primo approdo urbano e il molo sud sono luoghi storici della città. Oggi questo ambito portuale è pieno di attività diportistiche, circoli e club, ma anche locali, pub e spazi per il tempo libero.
Nodo centrale, oggetto del concorso, è l’area del Foro Italico, luogo identitario e significativo della città, che nel corso della storia ha subito diverse mutazioni e che lambisce le antiche mura e il quartiere della Kalsa con i suoi monumenti.
Quindi il porto di Sant’Erasmo, approdo storico dell’omonima borgata di pescatori e, infine, la foce del fiume Oreto che, nonostante il degrado e la cementificazione selvaggia, continua ad avere la funzione di principale corso d’acqua urbano, generando un paesaggio fluviale che da troppo tempo aspetta di essere valorizzato come merita.
In sintesi, le principali opere da realizzare, obiettivi che il concorso si pone, sono:
- un nuovo assetto per il Foro Italico, che mira a diventare una sorta di grande terrazzo vegetale sul mare in grado di connettere il centro storico con il suo mare. Uno spazio ibrido e multifunzionale, legato ad attività culturali, al tempo libero, con percorsi ciclopedonali ombreggiati, un luogo nel quale la dimensione vegetale sia protagonista.
- Riconfigurare l’ambito del porto di Sant’Erasmo, attraverso l’integrazione delle funzioni esistenti con quelle nuove legate alla fruizione del mare come luogo per lo sport e per il tempo libero.
- Creare un Parco con forte valenza paesaggistica nell’area della foce del fiume Oreto fino a comprendere porzioni della Costa Sud.
- Ridefinire il molo sud del porto per dotare questa porzione portuale di servizi per la nautica e per gli sport acquatici, immaginando percorsi e spazi ad hoc.
IL BANDO
Il bando, definito da Autorità Portuale e Comune, fissa i principi che i progettisti dovranno seguire nell’immaginare il futuro dell'area, precisando le richieste, i vincoli, le procedure e i premi.
L'avviso sarà pubblicato entro luglio.
Il Concorso stabilirà una graduatoria di merito, con la distribuzione di un montepremi che ammonta complessivamente a 185.000 euro. In particolare, saranno assegnati i seguenti premi: 80.000 euro per il 1° classificato, 40.000 euro per il 2° classificato, 20.000 euro per il 3° classificato e infine, 10.000 euro per il 4° classificato.
La Commissione giudicatrice individuerà, inoltre, tre ulteriori proposte progettuali, da menzionare quali meritevoli, senza formazione di graduatoria, cui verrà assegnato un rimborso spese pari a 5.000 euro.
«Il concorso di idee - spiega l'Autorità Portuale - rappresenta un’opportunità per mettere a sistema i numerosi cambiamenti già in atto e incanalarli in uno sviluppo omogeneo per disegnare la Palermo del futuro, un’opera strategica in grado di accelerare il percorso di sviluppo avviato da alcuni anni in una prospettiva di crescita della città a livello urbanistico, infrastrutturale, paesaggistico».
Terzo progetto: l'ex Tirrenia di via dell'Arsenale
Il terzo maxi-progetto è ancora tutto da definire e riguarda la valorizzazione degli immobili ex Tirrenia, lungo la via dell’Arsenale, dove si intende realizzare un “innovation hub”, secondo un progetto redatto dall’Autorità portuale con risorse che il Comune dovrà individuare.
«Fra qualche mese, come è successo per il progetto di interfaccia, potremo selezionare il progetto che più rispecchierà la nostra idea di Foro Italico - ha dichiarato Pasqualino Monti, presidente dell’AdSP -, di molo sud e della via Crispi per risolvere i problemi legati al traffico che ben conosciamo, in perfetta contiguità con l’interfaccia a cui da mesi ormai stiamo lavorando e che modificherà totalmente l’ingresso in porto. Passerelle e tanto verde saranno il simbolo di questo cambiamento».
«Per il parco del Foro Italico verrà bandito un concorso internazionale di idee per dotarlo di quelle strutture compatibili ad accogliere le diverse funzioni e per poter consentire ai fruitori di affacciarsi sul mare riportando la passeggiata della Marina a contatto con il profumo, il suono, l’incanto dell’acqua» ha aggiunto l'assessore alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta.
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