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In cucina tra le stelle e il cibo: Anna Martano è (anche) gastrosofa e ci spiega cosa hanno in comune

«Non mi riferisco alle stelle assegnate da una celebre guida - dice la gastronoma - ma proprio a quelle che, per secoli, hanno mostrato la rotta ai naviganti e all'uomo che guardandole cerca il proprio destino

Jana Cardinale
Giornalista
  • 21 luglio 2021

La gastronoma e gastrosofa Anna Martano

"La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella", diceva Anthelme Brillat-Savarin, politico e gastronomo francese, anticipatore della moderna gastronomia, che ha aperto la strada alle future generazioni di assaggiatori gourmand.

E sulle stelle, e il cibo, ha sempre puntato l’attenzione Anna Martano, gastronoma e gastrosofa, docente e critica enogastronomica, Prefetto per la Sicilia dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia e Direttrice Accademica de “I Monsú - Accademia Siciliana di Enogastronomia”;

Anna sulle stelle scrive e dice: «Non mi riferisco alle stelle assegnate da una celebre guida… Ma proprio a quelle che, per secoli, hanno mostrato la rotta ai naviganti, quelle sulle quali, da sempre, l’uomo posa lo sguardo cercando il proprio destino, quelle che ispirano innamorati, artisti e poeti. Anni fa ebbi l’occasione di frequentare un corso amatoriale di astronomia, e scoprii un mondo, anzi un universo… Imparai che l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si somigliano, che noi siamo fatti della stessa materia delle stelle, che quotidianamente il nostro corpo è attraversato da neutrini.
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Imparai soprattutto che l’astronomia è una scienza che contiene le altre: la matematica, la fisica, la chimica, la biologia, la mineralogia, l’ottica, la meccanica, e che l’astronomia è la più “filosofica” delle scienze perché offre alla mente infiniti spunti di riflessione. Esattamente come la gastronomia. La conoscenza gastronomica include la biologia, la fisiologia, la matematica, la neurologia, la medicina.

E, come l’astronomia, anche la gastronomia pone infinite tematiche “filosofiche”: il diritto al cibo, il rapporto tra nutrizione umana e diritti degli animali, tra alimentazione e rispetto dell’ambiente, il rapporto tra natura e cultura, la diversità delle abitudini alimentari dei popoli, i tabù alimentari e i cibi devozionali, il valore e le ricadute economiche del sistema alimentare.

Dentro la gastronomia c’è l’etica e la politica, l’economia e la religione, l’ecologia e l’antropologia e tutto è interconnesso. Tanto il cibo quanto le stelle mostrano quanto limitato sia il nostro modo di approcciarci alla conoscenza, condizionati come siamo dall’impostazione scolastica e dalla necessità di semplificare catalogando… ed è per questo che, da modestissima “fimmina cuciniera”, ho scelto di raccontare il cibo». Una bella lezione da tenere nella mente. E nel cuore.

Anna, che collabora con numerose testate di settore, sia cartacee che on line, ed è consulente di importanti attività di ristorazione e pasticceria, è l’autrice del volume “Il diamante nel piatto”, libro con la prefazione del giornalista Rai Alex Revelli Sorini, che rappresenta un viaggio nella migliore cucina siciliana, con le sue ricette, i prodotti, i colori e i profumi della terra, i suoi “cunti” ovvero i racconti legati ai piatti e ai cibi tradizionali

. Scrive l’autrice: «Ho sempre “cuntatu i cunti”, narrato storie. Storie golose sì, ma storie di Terra e di persone, di luoghi e di mestieri, storie di Sicilia. E le ho raccontate con l’orgoglio dell’appartenenza, con il dolore dei tanti scippi subiti, con l’amore viscerale per la mia terra. Li offro ai lettori di questo libro, almeno in parte, perché sarebbero troppi da narrare in una volta sola, con l’auspicio che, attraverso il cibo, si possa conoscere ed amare quest’isola che è un continente: la Sicilia».

Un omaggio appassionato al luogo in cui viviamo, incredibilmente ricco di specialità culinarie, terra di sapori e profumi, di fuoco e di mare. Anna è un vulcano di conoscenze, che con energia e passione divulga in nome del grande amore per la nostra Sicilia. Svolge un’intensa attività divulgativa attraverso conferenze e convegni e, per il suo impegno nella riscoperta e valorizzazione della gastronomia storica siciliana, è stata insignita di numerosi premi fra i quali un Attestato di Merito della F.I.P. (Federazione Italiana Pasticceria), la Benemerenza d’Onore della World MasterChef Association e il Premio VitArte 2017.

Il suo “Il diamante nel piatto – Storia golosa della Sicilia in 100 ricette e cunti”, ha il chiaro intento di valorizzare, tutelare, riscoprire e divulgare il patrimonio culturale gastronomico siciliano. Encomiabile l’attivismo nel promuovere ogni iniziativa volta ad approfondire la qualificazione professionale della comunicazione e la crescita di una cultura informata e consapevole di ciò che Madre Natura offre in termini di conoscenze dei prodotti tipici. L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica e Gastrosofia - associazione culturale senza scopo di lucro, composta da giornalisti, enologi, chef, docenti universitari, ricercatori, esperti e appassionati di alimentazione, cucina, tradizioni popolari e dietologia - l’ha nominata

Prefetto per la Sicilia con la seguente motivazione: “Eccelsa promotrice e divulgatrice dei giacimenti enogastronomici italiani che rappresentano strumenti virtuosi per lo sviluppo culturale, economico e turistico”. “Dentro il vino e dentro il cibo – ha sempre detto Anna - sono racchiusi storia e natura, paesaggio e cultura, sapienza e scienza, ma anche l’Uomo e il suo lavoro. Un intero patrimonio da custodire e tramandare alle future generazioni”.

Importante il suo impegno in favore del settore della ristorazione anche nel periodo del lockdown a causa dell’emergenza sanitaria globale, quando indirizzò una nota all’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per sollecitare interventi concreti per il settore HORECA in grande crisi, soprattutto in Sicilia, evidenziando allora che oltre che per le sue bellezze naturali, paesaggistiche, archeologiche, architettoniche e artistiche, la Sicilia è nota per le sue eccellenze enogastronomiche vantando oltre 300 prodotti a marchio tra DOP, IGP, SGT e PAT, che la rendono un’ambìta meta turistica e una location ideale per matrimoni anche con sposi ed ospiti di provenienza estera, e che pertanto hanno bisogno di una burocrazia più snella ma, soprattutto, di sostegno economico.

E sulle stelle, e il cibo, ha sempre puntato l'attenzione Anna Martano, gastronoma e gastrosofa, docente e critica enogastronomica, Prefetto per la Sicilia dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia e Direttrice Accademica de “I Monsú - Accademia Siciliana di Enogastronomia”. Anna, che collabora con numerose testate di settore, sia cartacee che on line, ed è consulente di importanti attività di ristorazione e pasticceria, è l’autrice del volume "Il diamante nel piatto", libro con la prefazione del giornalista Rai Alex Revelli Sorini, che rappresenta un viaggio nella migliore cucina siciliana, con le sue ricette, i prodotti, i colori e i profumi della terra, i suoi “cunti” ovvero i racconti legati ai piatti e ai cibi tradizionali.

Scrive l'autrice: «Ho sempre “cuntatu i cunti”, narrato storie. Storie golose sì, ma storie di Terra e di persone, di luoghi e di mestieri, storie di Sicilia. E le ho raccontate con l’orgoglio dell’appartenenza, con il dolore dei tanti scippi subiti, con l’amore viscerale per la mia terra. Li offro ai lettori di questo libro, almeno in parte, perché sarebbero troppi da narrare in una volta sola, con l’auspicio che, attraverso il cibo, si possa conoscere ed amare quest’isola che è un continente: la Sicilia».

Un omaggio appassionato al luogo in cui viviamo, incredibilmente ricco di specialità culinarie, terra di sapori e profumi, di fuoco e di mare. Anna è un vulcano di conoscenze, che con energia e passione divulga in nome del grande amore per la nostra Sicilia.

Svolge un'intensa attività divulgativa attraverso conferenze e convegni e, per il suo impegno nella riscoperta e valorizzazione della gastronomia storica siciliana, è stata insignita di numerosi premi fra i quali un Attestato di Merito della F.I.P. (Federazione Italiana Pasticceria), la Benemerenza d’Onore della World MasterChef Association e il Premio VitArte 2017.

Il suo “Il diamante nel piatto – Storia golosa della Sicilia in 100 ricette e cunti”, ha il chiaro intento di valorizzare, tutelare, riscoprire e divulgare il patrimonio culturale gastronomico siciliano. Encomiabile l’attivismo nel promuovere ogni iniziativa volta ad approfondire la qualificazione professionale della comunicazione e la crescita di una cultura informata e consapevole di ciò che Madre Natura offre in termini di conoscenze dei prodotti tipici.

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica e Gastrosofia - associazione culturale senza scopo di lucro, composta da giornalisti, enologi, chef, docenti universitari, ricercatori, esperti e appassionati di alimentazione, cucina, tradizioni popolari e dietologia - l’ha nominata Prefetto per la Sicilia con la seguente motivazione: “Eccelsa promotrice e divulgatrice dei giacimenti enogastronomici italiani che rappresentano strumenti virtuosi per lo sviluppo culturale, economico e turistico”.

“Dentro il vino e dentro il cibo – ha sempre detto Anna - sono racchiusi storia e natura, paesaggio e cultura, sapienza e scienza, ma anche l’Uomo e il suo lavoro. Un intero patrimonio da custodire e tramandare alle future generazioni”.

Importante il suo impegno in favore del settore della ristorazione anche nel periodo del lockdown a causa dell’emergenza sanitaria globale, quando indirizzò una nota all’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per sollecitare interventi concreti per il settore HORECA in grande crisi, soprattutto in Sicilia, evidenziando allora che oltre che per le sue bellezze naturali, paesaggistiche, archeologiche, architettoniche e artistiche, la Sicilia è nota per le sue eccellenze enogastronomiche vantando oltre 300 prodotti a marchio tra DOP, IGP, SGT e PAT, che la rendono un’ambìta meta turistica e una location ideale per matrimoni anche con sposi ed ospiti di provenienza estera, e che pertanto hanno bisogno di una burocrazia più snella ma, soprattutto, di sostegno economico.
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