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La "A" di Avatar spunta su Stromboli: il logo della saga a 800 metri sul mare

Qualche giorno fa un elicottero s’è immerso nei tramonti eoliani che affondano nel mare tra Salina e Panarea per proiettarla sulla Sciara del Fuoco del vulcano attivo

Tancredi Bua
Giornalista
  • 4 dicembre 2025

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Gli occhi di James Cameron, il regista di “Titanic”, dei primi due film della saga di “Terminator” e di tutti i capitoli sinora usciti dell’universo di “Avatar”, sono puntati ancora una volta sulla Sicilia, in particolare in quell’angolo di Mediterraneo dalle cui acque emerge maestoso il vulcano di Stromboli. L’isola – che nel terzo film dedicato alla storia di Jake Sully e dei Na’vi diventa una delle terre abitate da una tribù vulcanica, gli Ash People – è adesso parte centrale anche della campagna virale di promozione di “Avatar – Fuoco e cenere”.

Qualche giorno fa un elicottero s’è immerso nei tramonti eoliani che affondano nel mare tra Salina e Panarea per proiettare sulla Sciara del Fuoco, il lato settentrionale di Stromboli, una gigantesca “A” stilizzata secondo i caratteri del logo del nuovo film della saga. Nelle settimane passate, una troupe di documentaristi al lavoro a Ginostra aveva notato l’andirivieni di diverse persone impegnate sulla Sciara del Fuoco con strumenti per rilevazioni, e aveva pensato potessero essere parte delle squadre di location scouting (la ricerca di location che viene avviata prima delle riprese di un film) per un nuovo capitolo della saga di “Avatar”.

I tecnici stavano invece calcolando in quale punto poter proiettare l’immagine che avrebbe occupato una superficie di oltre 900 metri quadrati. La scelta è ricaduta alla fine su una porzione della Sciara situata a 800 metri sul livello del mare, che è stata illuminata con i colori del fuoco vivo tramite un sistema di videomapping montato su un elicottero. Le riprese effettuate da un drone si sono sposate con gli «effetti speciali naturali» regalati dalle eruzioni del vulcano, uno dei più attivi d’Europa.

Non è la prima volta che un vulcano siciliano diventa parte di un film internazionale così noto: vent’anni fa, nel 2005, le riprese del terzo episodio della seconda trilogia di “Star Wars” (“La vendetta dei Sith”, con Ewan McGregor e Hayden Christensen) si svolsero sull’Etna, durante una memorabile eruzione. Le scene vennero filmate al picco dell’attività, senza attori, e il girato venne poi usato in studio per ricreare le sequenze dell’epico duello tra Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi. Anche nel caso di “Avatar: Fire and Ash” le riprese sono state effettuate senza attori, e il vulcano è stato poi utilizzato come base per creare digitalmente il nuovo ecosistema di Pandora nel film che esce il 17 dicembre per 20th Century Studios.

Per vedere le Eolie (con, secondo diverse fonti, alcune sequenze girate anche in prossimità di Stromboli) senza il filtro della realtà virtuale e senza effetti speciali che ne stravolgano l’aspetto bisognerà aspettare invece il prossimo 16 luglio 2026 e l’arrivo di “Odissea”, il nuovo film del regista Christopher Nolan (“Oppenheimer”, “Inception”, “Interstellar”), che nelle acque tra Vulcano e Panarea s'è soffermato a girare per oltre due settimane la sua versione del leggendario viaggio di Odisseo di ritorno alla sua Itaca, portando nell’arcipelago Matt Damon, Will Yun Lee e Himesh Patel.
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